Il progetto CBET sviluppa ed approfondisce il tema della sostenibilità in campo edilizio in quanto sono note a tutti le conseguenze, sulle persone e sul pianeta, determinate dallo sfruttamento delle risorse e dall’inarrestabile inquinamento degli ecosistemi mondiali. L’edilizia in Europa è responsabile da sola di oltre il 40% del consumo di energia primaria per lo più non rinnovabile. Il processo edilizio è ancora inefficiente, caratterizzato dall’utilizzo di tecniche e materiali con elevati contenuti di energia grigia e cicli di vita molto brevi.
L’Italia possiede un vasto patrimonio immobiliare che riflette il suo passato di civiltà urbana e, contemporaneamente, rispecchia le diverse tradizioni rurali delle regioni. Annualmente solo una minima parte del parco immobiliare nazionale è interessato da importanti interventi di riqualificazione energetica.
Si rende necessario intervenire sull’efficienza energetica degli edifici e in generale sulla sostenibilità del processo produttivo utilizzando nuove tecnologie e conoscenze per raggiungere livelli di eccellenza nei consumi al fine di minimizzare l’impatto ambientale degli edifici.
Puntare sull’efficienza energetica può rappresentare una leva poderosa per un “rinnovamento accelerato” che rimetta l’Italia, anche da questo punto di vista, al passo con l’Europa.
Il settore delle costruzioni ha un ruolo importante nella realizzazione della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, e per l’adattamento ai cambiamenti climatici e la resilienza alle catastrofi naturali antropiche.
Grazie al risanamento energetico negli edifici esistenti, all’utilizzo di tecnologie più innovative ed alla realizzazione di costruzioni ad alta efficienza energetica è possibile ridurre fino all’80% le emissioni di anidride carbonica prodotte.
La scarsità di risorse con cui quotidianamente ci si confronta richiede una urgente rivisitazione dei comportamenti sociali, produttivi, insediativi, che caratterizzano l’attività umana.
Gli edifici a energia quasi zero (NZEB – Nearly Zero Energy Building) sono destinati a rappresentare una sfida importante per il settore delle costruzioni in quanto il settore svolge un ruolo importante nell’economia europea: genera quasi il 10% del PIL e rappresenta 20 milioni di posti di lavoro, soprattutto in micro e piccole imprese.
Per promuovere la competitività del settore, e produrne effetti durevoli, occorre realizzare programmi comprendenti misure che puntino all’innalzamento delle competenze e delle qualifiche, all’innovazione e all’economia verde. Occorre un cambiamento profondo nel modo di costruire, creando un mercato in cui la sostenibilità diventi l’attore principale.
Il progetto ALCOTRA – CBET intende coniugare la competitività e la sostenibilità all’interno del sistema produttivo delle costruzioni ponendosi l’obiettivo di costruire e sperimentare nuovi modelli formativi per:
- fornire sostegno alla mobilità
- definire un mutuo riconoscimento delle qualifiche in ambito FER e BIOedilizia
- validare competenze, creare titoli e certificazioni riconosciute in ambito transfrontaliero
I partner coinvolti sono l’Istituto Erasmo da Rotterdam di Nichelino (TO) nel ruolo di capofila, Environment Park di Torino e CS Aziendale di Settimo T.se (TO) sul versante italiano e GIP FIPAN di Nizza e Institut National pour l’Energie Solaire – INES di Chambery sul versante francese.
Per informazioni www.cbet-energytraining.eu
e-mail [email protected]
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