I livelli di qualità dell’aria vengono considerati accettabili quando non vi sia presenza di inquinanti noti in concentrazione che possa provocare effetti avversi (cronici o acuti) sulla salute delle persone esposte.
Nelle aule scolastiche, dove non sempre viene rispettato il corretto rapporto cubatura/numero occupanti, le condizioni dell’aria peggiorano con il protrarsi della permanenza delle classi. Ciò avviene anche quando siano rispettati i requisiti minimi di finestratura apribile, considerando che molto spesso non vengono assicurati regolari cambi d’aria dei locali, soprattutto in presenza di bambini piccoli e in condizioni meteorologiche sfavorevoli.
A tal riguardo nasce il progetto europeo “Qaes-Qualità dell’aria negli edifici scolastici” che si prefigge di incrementare la collaborazione transfrontaliera tra le imprese per migliorare la qualità dell’aria nelle scuole alpine. Le conoscenze acquisite – linee guida, regolamenti, protocolli e certificazioni – saranno diffusi tra le imprese per contribuire alla realizzazione delle nuove costruzioni e alla riqualificazione di quelle esistenti.
Il capogruppo del progetto è italiano, si tratta di IDM Südtirol/Alto Adige. Per la parte italiana sono partner: l’Istituto per le energie rinnovabili (Eurac), l’Agenzia per l’energia Alto Adige–CasaClima, Laboratorio Analisi aria e radioprotezione dell’Agenzia provinciale per l’ambiente e la tutela del clima della Provincia Autonoma di Bolzano, Ufficio manutenzione opere edili della Ripartizione Amministrazione del patrimonio della Provincia Autonoma di Bolzano e Comune di Bolzano.
Per parte svizzera (Ticino) sono partner di progetto: SUPSI, Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana (capogruppo svizzero), MINERGIE Svizzera – Agenzia Svizzera italiana, Sezione della logistica, Bellinzona, Dipartimento delle finanze e dell’economia, Città di Mendrisio.