Progetto legalità: la scuola si attivi contro racket ed usura
Coinvolgere la scuola sul tema della piaga del racket delle estorsioni e dell’usura per sradicarla dal Paese: il progetto, denominato “Livatino-Grassi”, in memoria del giudice Rosario Livatino e dell’imprenditore Libero Grassi, assassinati dalla mafia, è sostenuto dall’Associazione nazionale magistrati di Palermo e verrà avviato nei prossimi giorni in tutti gli istituti di istruzione italiani, compresi quelli situati nelle carceri. Promosso dalla fondazione “Progetto legalità”, ha già raccolto l’adesione di oltre 100 classi di ogni ordine e grado. ”L’obiettivo – spiegano in una nota gli ideatori siciliani dell’iniziativa – è quello di permettere alle nuove generazioni di prendere le distanze da racket e usura”. Per raggiungere questo fine, la Fondazione, che si richiama alla memoria del giudice Borsellino e di tutte la altre vittime della mafia, metterà a disposizione degli insegnanti una serie di materiali, tra cui racconti d’autore, film e testimonianze, al fine di agevolarli nel comprendere la diffusione e lo sviluppo della criminalità in Italia. Tra gli scrittori che si metteranno a disposizione del progetto per firmare racconti sui temi di racket e usura, da cui poter avviare discussioni e approfondimenti, hanno già dato la loro disponibilità Vincenzo Consolo, Gianrico Carofiglio e Carlo Lucarelli.
Collegandosi al sito www.progettolegalita.it, attraverso cui le classi si possono iscrivere al progetto che si sviluppa su un percorso didattico suddiviso in due fasi (una propedeutica, l’altra di approfondimento), ogni docente avrà, inoltre, a disposizione una banca dati tramite la quale scaricare testi, comprese le relazioni dei procuratori generali durante le cerimonie di inaugurazione dell’anno giudiziario, e stralci delle sentenze più significative e didatticamente utili.