Partita la prima edizione della settimana nazionale della RiGenerazione, con tante iniziative previste nelle scuole di tutta Italia su temi legati alla sostenibilità ecologica, rispetto dell’ambiente e riuso.
Riciclo, sostenibilità, rispetto dell’ambiente e riuso sono le parole chiavi del progetto di iniziativa del Ministero dell’Istruzione che nasce nell’ambito dell’attuazione di RiGenerazione Scuola nell’ambito del piano per la transizione ecologica e culturale delle scuole.
Ci saranno laboratori, dibattiti e altre iniziative che hanno preso vita in numerosi istituti scolastici distribuiti su tutto il territorio nazionale. Tanti e importanti gli obiettivi del progetto, come si legge nel Sito, obiettivi sociali come abbandonare la cultura dello scarto a vantaggio della cultura circolare, maturare la consapevolezza del legame fra solidarietà ed ecologia, recuperare la socialità. Obiettivi ambientali, ossia maturare la consapevolezza dei diritti ecologici di tutti gli esseri viventi e del legame fra le persone e la “Cosa Comune”. Obiettivi Economici in cui si ritiene debba essere importante conoscere il sistema circolare, avere la consapevolezza che gli sconvolgimenti climatici sono anche un problema economico, ed infine l’importanza di imparare a costruire mestieri e imprese del futuro a zero emissioni.
Il piano RiGenerazione scuola poggia su quattro pilastri: la rigenerazione dei saperi, dei comportamenti, delle infrastrutture e delle opportunità.
Partiamo dal pilastro 1, quello dei saperi vissuti e dei saperi appresi: prevede azioni formative indirizzate agli alunni, ai docenti e alle famiglie. Le attività saranno di tipo laboratoriali, esperienziali e interattive. Si terranno non solo all’interno dell’edificio scolastico ma anche in luoghi simbolici per l’apprendimento delle conoscenze, in spazi aperti a contatto con la natura e in ambienti digitali.
Il Pilastro 2 è quello della Ri-Generazione dei comportamenti e prevede la messa a regime di un insieme di attività formative e l’emanazione di linee guida per stimolare e indurre la comunità scolastica a comportamenti virtuosi volti a convertire le abitudini e gli stili di vita. Inoltre,sviluppo della cittadinanza alimentare con attività di indirizzo per mense scolastiche con prodotto a km 0 e distributori con bevande e cibi sostenibili. Ma anche raccolta RAEE nelle scuole e percorsi per far diventare le scuole plastic free.
Il terzo pilastro è quello delle ri-generazioni fisiche e digitali e vuole fornire un chiaro indirizzo per la realizzazione di nuove scuole sostenibili, con ampi spazi verdi e ambienti didattici rimodulati. Il pilastro prevede, infatti, la graduale riqualificazione energetica delle scuole, la modifica degli spazi esterni in spazi verdi e la bonifica dall’amianto. Il piano prevede la realizzazione di 200 nuove scuole ad elevata efficienza energetica, bonifica dell’amianto nelle scuole anche se questo punto ci sarebbe da chiedersi come possa ancora esistere scuole con questo materiale, realizzazione di laboratori green: orti, aule all’aperto e spazi verdi nelle scuole, Implementazione delle aree verdi e degli orti per le scuole secondarie di secondo grado con particolare attenzione agli istituti agrari. Per ultimo ma non per importanza il cablaggio nelle scuole.
È stata prevista dal MIUR una cabina di regia e una rete di ri-generatori che insieme compongono la Green community (GC) che lavorerà per supportare le scuole nelle varie iniziative Si tratta di una Rete composta da rappresentanti di amministrazioni pubbliche, istituzioni culturali, scientifiche, di ricerca, organizzazioni no profit e profit, anche di rilievo internazionale.
Tra le tante iniziative originali realizzate dalle scuole italiane segnaliamo quella del Liceo Sabin di Bologna dove gli alunni saranno impegnati nella misurazione della qualità dell’aria, nella raccolta del RAEE, il progetto orto, il progetto efficienza energetica dell’edificio, il progetto biodiversità e flora urbana. Al San Filippo del Mela, Sicilia, è stato attivato invece il progetto dal titolo “Orto Amico”: i ragazzi sono coinvolti nelle fasi di lavorazione del terreno, della messa a dimora delle piantine, della scerbatura, della sarchiatura. Presso il 21° Circolo Didattico Mameli- Zuppetta di Napoli, infine, il progetto dal titolo “Ti gusta la risulta?”: partire dal mese di novembre 2021 e si articolerà attraverso indagini che gli alunni effettueranno sui processi mediante i quali, specifici vegetali, dalle colture, arrivano fino alle nostre tavole, e si ricercheranno tutte le eventuali conseguenze sull’ambiente naturale. Con l’aiuto di un familiare, gli alunni passeranno alla realizzazione del piatto descritto dalla ricetta, documentandone il procedimento e il prodotto finale. I documenti verranno raccolti in un libricino di ricette antispreco che ogni bambino donerà ai genitori come strenna natalizia.
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