Il valore culturale del plurilinguismo e l’importanza di tutelare le lingue minoritarie nel settore dell’istruzione in Europa, a partire dal friulano (in ambito locale), sono i temi principali del convegno d’avvio del progetto RUSH (acronimo di Re and Up Skilling Horizons) che si terrà martedì 16 gennaio dalle ore 9,30 alle 16,30 a Palazzo de Nordis (Piazza Duomo 5, Cividale del Friuli). L’evento si aprirà con l’illustrazione degli obiettivi, delle motivazioni e delle azioni concrete che saranno realizzate durante il ciclo triennale del progetto, a cura di William Cisilino di ARLeF (Agenzia regionale per la lingua friulana) e di Patrizia Pavatti del Convitto ‘Paolo Diacono’ (che assieme al Comune di Cividale coordinano l’iniziativa).
RUSH è un progetto triennale Erasmus+ finanziato dall’Ue e proposto da 8 partner istituzionali: al Convitto, ad ARLeF e al Comune si sono uniti l’ente Regione Galizia (Spagna), due scuole della Regione Galizia e la Croazia (Unione delle minoranze e scuola di Rovigno). Tutte scuole ed enti locali di livello provinciale, regionale e transnazionale, per un coinvolgimento complessivo di 3 Paesi (Italia, Spagna e Croazia). Obiettivo primario di RUSH è quello di analizzare, approfondire e sviluppare le tematiche relative alle competenze da mettere in atto da parte dell’insegnante plurilingue in Europa con l’utilizzo della lingua minoritaria. Il percorso progettuale prevede meeting transnazionali, attività di ricerca-azione nelle scuole primarie e secondarie, formazione dei docenti e attivazione di scambi per alunni. Due sono gli output previsti nei tre anni: la realizzazione di una Linea Guida per il docente plurilingue in Europa e la creazione di un centro risorse europeo per la comunità di pratica professionale. La Linea Guida sarà realizzata in lingua inglese, italiana, spagnola, croata, friulana e galiziana e sarà finalizzata a definire i titoli riconosciuti al docente plurilingue in Europa, creare moduli formativi attraverso l’apprendimento integrato di lingua e contenuto e ad aumentare le opportunità occupazionali dei docenti in Europa. Il centro risorse ospiterà i materiali per l’insegnamento plurilingue, prodotti dai docenti, che saranno a disposizione di tutte le scuole.
Al convegno d’avvio del 16 gennaio interverranno, in qualità di relatori, docenti universitari ed esperti provenienti da atenei ed istituti italiani (quali Bicocca di Milano, Federico II di Napoli, IPRASE di Trento, Intendenza Ladina di Bolzano) e da atenei e istituti europei (Comunità autonoma della Galizia, Università di Almerìa, Unione italiana di Slovenia e Croazia), per una riflessione e un confronto tra i diversi modelli di tutela e le diverse pratiche di successo per l‘insegnamento delle lingue minoritarie in Europa.
Si segnalano tra i relatori il prof. Agresti, uno dei più rilevanti esperti a livello accademico sulla questione delle lingue minoritarie, il prof. Gazzola, studioso a livello internazionale sulla pianificazione linguistica e sui riflessi economici delle politiche linguistiche, la prof.ssa Mannella che ha lavorato per la Commissione Europea e ha seguito con attenzione il tema delle lingue minoritarie, il prof. Iannacaro che è un linguista riconosciuto e ha curato, in particolare, una ricerca sulle lingue minoritarie per il Ministero dell’Istruzione.
“Siamo entusiasti di poter realizzare il progetto RUSH, che è stato autorizzato e finanziato dalla Commissione Europea come progetto strategico Erasmus Plus. Il progetto coinvolge diversi soggetti che a vario titolo sono competenti nell’ambito dell’istruzione e delle lingue minoritarie in Europa. Per la prima volta sarà concretizzata una ricerca azione a livello europeo con l’obiettivo di realizzare importanti opere di ingegno trasferibili e sostenibili per la qualificazione del docente plurilingue con inserimento a pieno titolo delle lingue minoritarie nel piano dell’offerta formativa – ha osservato Patrizia Pavatti, Dirigente scolastica del ‘Paolo Diacono’ – Questo convegno diventa un’occasione preziosa per mettere a confronto le pratiche educative delle lingue minori di diversi Stati europei e le differenti modalità di tutela del plurilinguismo, a cui riconosciamo una valenza europea tutt’altro che trascurabile. Non dimentichiamo inoltre che questi confronti favoriscono lo sviluppo di un senso di cittadinanza attiva e consapevole verso una dimensione interculturale, che è il nostro futuro”.
“Esprimo viva soddisfazione per il concreto avvio del progetto – dichiara il presidente dell’ARLeF, Lorenzo Fabbro -. Siamo convinti che le importanti attività che verranno sviluppate nell’ambito di Rush contribuiranno ad affiancare e ad arricchire, attraverso scambi e contributi con i partner delle altre regioni d’Europa, quanto si sta già facendo per rafforzare competenze, formazione dei docenti nonché moderne modalità di apprendimento delle lingue – friulano compreso – nelle scuole del nostro territorio”.
“É con gioia che diamo il benvenuto a Cividale del Friuli agli illustri ospiti e partecipanti al progetto Rush. Abbiamo la consapevolezza di accoglierli in una città che guarda con orgoglio alla sua ricca e importante storia passata, ma che è protesa verso un futuro di città moderna in Italia e in Europa – dichiara Catia Brinis, assessore alle politiche sociali ed istruzione del Comune di Cividale del Friuli. – A Cividale del Friuli, crocevia e punto d’incontro delle civiltà latina, tedesca e slava, ogni anno vengono realizzate importanti iniziative culturali che fanno incontrare e dialogare uomini e donne di lingue, culture, tradizioni diverse. La lingua e l’identità di un popolo e di una terra sono valori fondanti di una comunità: la civiltà friulana, formatasi e sviluppatasi per oltre due millenni in questa appartata ma viva parte dell’Europa centrale, trova l’espressione più evidente e compiuta della propria individualità nella lingua friulana”.
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