Il progetto “scuole connesse” che ha l’obiettivo di portare la connessione ad 1 Giga in tutti gli istituti italiani entra nel vivo.
Sono già 101 le scuole che secondo i dati forniti dal MISE (Ministero dello sviluppo Economico ) sono connesse con tecnologie a larga banda.
Il progetto che la Tecnica della Scuola aveva già anticipato un paio di mesi fa è diventato operativo nel mese di maggio, con la realizzazione del Piano nelle Regioni Emilia Romagna, Umbria, Friuli Venezia Giulia, Valle D’Aosta e la Provincia autonoma di Trento affidato alle società in- house regionali mentre nelle restanti Regioni le attivazioni della fibra sono state affidate da parte di Infratel italia a diverse aziende su logica regionale tra cui Fastweb , Intred e TIM.
Il piano molto ambizioso prevede che entro settembre e quindi in tempo per l’inizio dell’anno scolastico dovranno essere completati oltre 3mila edifici scolastici su tutto il territorio nazionale.
Il MISE ha messo a disposizione di tutti i cittadini una piattaforma dove sarà possibile avere un aggiornamento puntuale sull’andamento delle attivazioni e quindi delle scuole coperte dalla larga banda.
In particolare, ogni cittadino potrà individuare sulla mappa interattiva le scuole pianificate e lo stato delle attività. Partendo dal Comune di interesse si potrà individuare i simboli verdi delle scuole connesse.
Con questo strumento si intende offrire massima trasparenza e permettere di avere ogni tipo di dettaglio del programma. Secondo i responsabili del Ministero , si legge in un comunicato : “ il dato sarà facilmente reperibile e consultabile grazie alla dashboard pensata appositamente per il Piano Scuole. La dashboard permetterà di visualizzare lo stato di connessione per ogni scuola, e permetterà di analizzare nel dettaglio o in maniera aggregata anche il dato regionale e per tipologia di grado di istruzione.”
I vantaggi della scuola connessa
Collegare la scuola ad Internet può aumentare il Pil fino al 20% in più: a dirlo è il rapporto dell’Economist Intelligence Unit (EIU), perché, spiega il report una forza lavoro ben istruita ha maggiori probabilità di essere innovativa e promuovere “idee rivoluzionarie”. Altro aspetto importante è che in questo modo si creano più posti di lavoro e si incentiva lo sviluppo economico.
L’analisi evidenzia che per ogni 10% di aumento della connettività scolastica in un Paese il PIL pro-capite potrebbe aumentare dell’1,1% con differenza tra Paese e Paese. Il rapporto chiarisce inoltre che la partnership tra le imprese, il settore pubblico e le ONG può essere efficace per affrontare questo problema e avere un impatto significativo sulle vite di molte persone.
“È fondamentale che diversi settori collaborino per connettere le scuole e fornire un apprendimento digitale di qualità, in modo che ogni bambino e giovane possa fare un salto verso un futuro più luminoso”.
Concetto espresso a livello wordwide, ma valido ovviamente anche nel nostro Paese.
Eliminare il digital divide in tutti gli edifici scolastici non può far altro fornire un tassello prezioso per la trasformazione digitale delle scuole.
Il collegamento a larga banda consentirà a tutti gli studenti e ai docenti la connessione ad Internet e quindi la possibilità di usare gli strumenti digitali complementari alla didattica tradizionale.
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