Sono arrivati nel pomeriggio del 22 febbraio gli attesi chiarimenti in materia di predisposizione del Programma annuale 2010.
Non si tratta di una vera e propria circolare ministeriale ma di un semplice allegato ad un comunicato della direzione generale per la politica finanziaria e per il bilancio.
A conti fatti la nota non fa altro che confermare nella sostanza le disposizioni già impartite nel dicembre scorso e, per certi aspetti, anziché semplificare la gestione contabile delle scuole crea i presupposti per ulteriori difficoltà e complicazioni.
Come per esempio quella che deriva dalla necessità che le scuole assumano immediatamente gli impegni di spesa conseguenti alle diverse “obbligazioni giuridiche” già perfezionate.
Per esempio la nota dispone che al momento della sottoscrizione di un contratto di supplenza, si debba assumere il conseguente impegno di spesa: in linea di principio il chiarimento ministeriale non fa una piega, peccato che non tenga conto della quantità di tempo necessaria per una simile gestione; senza contare delle complicazioni che insorgono nei casi in cui il contratto venga rescisso anticipatamente o quando sui compensi debbano essere effettuate ritenute diverse da quelle previste inizialmente.
Inoltre, attualmente, le scuole dispongono a fine mese un unico impegno relativo a tutte le supplenze conferite ad un certo insegnante; d’ora in avanti se un supplente ottiene 6 incarichi brevi in un mese la scuola dovrà disporre 6 impegni.
Un bel risultato, per un Governo che considera la semplificazione amministrativa una delle regole fondamentali per l’attuazione della riforma dell’apparato dello Stato.
Analogamente bisognerà procedere per i compensi relativi al fondo di istituto: l’impegno di spesa – chiarisce la nota – dovrà essere assunto il giorno del perfezionamento del contratto, e comunque precedentemente all’inizio delle attività (dimenticando, in questo caso, che le attività retribuibili hanno inizio normalmente il 1° settembre di ciascun anno scolastico, mentre il contratto integrativo di istituto difficilmente viene sottoscritto prima del mese di novembre).
Per quanto riguarda le spese di pulizia connesse con i cosiddetti “appalti storici” viene precisato che a ciascuna istituzione scolastica “verrà garantita una risorsa finanziaria pari almeno al costo del personale accantonato, il cui ammontare sarà oggetto, a breve, di specifica comunicazione”.
Nessuna modifica, infine, in fatto di gestione dei residui attivi.
La nota, infatti, sottolinea la necessità che le scuole adottino “criteri di massima prudenza nel prevedere l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione”.
“Gli stanziamenti di spesa correlati all’utilizzazione dell’avanzo di amministrazione – chiarisce la nota – possono essere impegnati solo dopo la realizzazione dell’effettiva disponibilità finanziaria e nei limiti dell’avanzo effettivamente realizzato”.
La sottolineatura lascia intendere – come avevamo peraltro anticipato in un precedente articolo – che in sede di verifica sui conti consuntivi i revisori dei conti, su indicazione del Ministero dell’Economia, potrebbero dare parere negativo in caso di mancato rispetto di questa disposizione.
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