Per la prima volta dopo diversi mesi si segnala una presa di posizione unitaria dei sindacati del comparto scuola su una questione importante: a compattare il fronte sindacale è stata la nota ministeriale sul Programma annuale che, ove applicata integralmente e alla lettere, potrebbe portare al dissesto finanziario una parte consistente delle 10mila istituzioni scolastiche del Paese.
Nella giornata del 19 gennaio Flc-Cgil, Cisl-Scuola, Uil-Scuola, Snals e Gilda hanno scritto al Ministero dell’Istruzione chiedendo un incontro urgente nel tentato di scongiurare almeno ciò che tutti temono e che potrebbe diventare realtà nell’arco di pochi mesi: la radiazione di tutti i residui attivi legati a finanziamenti attesi dal Ministero e iscritti nei bilanci delle scuole.
Se questa operazione andasse in porto le scuole dovrebbero reperire in poco tempo le risorse necessarie per coprire il “buco” che si determinerà nei bilanci (ci sono scuole che hanno residui superiori anche ai 150mila euro).
Ma, a scatenare le proteste sindacali, è stata soprattutto la decisione del Ministero di ridurre del 25% gli stanziamenti per i contratti di pulizia, misura che provocherà disagi sicuri in molte scuole: in Emilia-Romagna lo stesso direttore regionale ha inviato ai dirigenti scolastici una circolare con la quale suggerisce di far fare la pulizia dei locali a giorni alterni.
Già la settimana scorsa l’Anp era intervenuta per segnalare la gravità della situazione e le molteplici incongruenze della nota ministeriale sul Programma annuale (non ultima quella relativa alla previsione di affidare alla delibera del consiglio di circolo variazioni di bilancio che secondo il Regolamento di contabilità del 2001 rientrano invece nelle competenze del dirigente scolastico).
Intanto il direttore generale per il Piemonte, in attesa che la matassa si dipani, ha deciso di prorogare al 28 febbraio il termine ultimo per l’approvazione del Programma annuale del 2010 che invece il Regolamento contabile fissa al 15 febbraio.
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