Il programma di Governo procede bene: lo ha spiegato il sottosegretario Roberto Garofoli nel corso della seduta del Consiglio dei Ministri del 10 novembre scorso.
Quella presentata nei giorni scorsi è la quinta relazione periodica sul monitoraggio dei provvedimenti attuativi.
Dalla data di insediamento del “Governo Draghi” al 31 ottobre i diversi Ministeri hanno adottato 509 provvedimenti attuativi ai quali ne vanno aggiunti altri 40 a carattere abrogativo.
Ma la situazione non è affatto uniforme. I dati del bimestre settembre-ottobre, per esempio, sono poco confortanti proprio per il Ministero guidato da Patrizio Bianchi.
In questi due mesi l’Ufficio per l’attuazione del Programma di Governo aveva assegnato all’Istruzione il compito di adottare 11 provvedimenti a settembre e 5 a ottobre; il risultato è stato piuttosto deludente: a conti fatti a Viale Trastevere sono riusciti ad adottare solamente 7 provvedimenti in tutto, 6 a settembre e 1 a ottobre.
E che il Ministero dell’Istruzione sia in ritardo lo si deduce anche da altri indicatori: siamo a metà novembre e mancano ancora atti molto importanti, a partire da quelli relativi ai concorsi per docenti e ispettori.
Vedremo se nelle prossime settimane si riuscirà a recuperare il tempo perduto.
Ma intanto c’è chi fa osservare che nel corso del 2020 i provvedimenti del Ministero dell’Istruzione adottati entri i termini erano stati il 75% del totale; nel 2019 non si era arrivati neppure al 30%.
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