È tempo di bilanci per il Programma Erasmus plus, in relazione al settennio 2014 – 2020: negli ultimi 7 anni il Programma Erasmus+ ha segnato una forte crescita nella partecipazione italiana alle attività di mobilità delle persone e lo sviluppo di progetti di cooperazione in Europa. Come da prassi ad occuparsi della gestione dei progetti Erasmus sono le Agenzie Nazionali, presenti in ciascuno dei paesi membri e per quanto riguarda l’Italia si tratta dell’Indire, che gestisce i settori scuola, università ed educazione per gli adulti. Nelle parole del direttore Flaminio Galli “Erasmus+ ha dimostrato negli anni tutta la sua straordinaria vitalità e la sua effettiva utilità. Al di là di ogni situazione o criticità il Programma continua ad assolvere alla sua mission: aprire porte, creare collegamenti, arricchire le persone. Tra il 2021 e il 2027 è previsto un forte investimento nei cittadini europei, nelle loro competenze e in particolare nelle loro conoscenze green e digitali per rispondere alle sfide globali che ci attendono”.
Ciò che maggiormente è fonte di riflessione positiva è il numero di studenti in mobilità coinvolti, 242.000 e quello degli istituti scolastici, 4.300, con oltre 22.700 insegnanti.
Settore Scuola
Uno sguardo ai dati conferma il grande successo del Programma nel settore scuola, grazie ai progetti di mobilità per l’apprendimento per cui, dal 2014 a oggi in Italia sono stati 1.066 i progetti autorizzati, con un totale di 22.708 insegnanti finanziati per svolgere mobilità in Europa, con un budget complessivo di quasi 49 milioni di euro.
Per quanto riguarda lo scambio di buone pratiche tra scuole europee, i dati a livello nazionale parlano di 4.275 progetti autorizzati, di cui 608 coordinati da scuole italiane e 3.667 con scuole partner all’interno di progetti coordinati da istituti scolastici di altri paesi, per un finanziamento complessivo di oltre 110 milioni di euro.
Tra i partenariati strategici relativi al tema dell’istruzione scolastica, ve ne sono 248 coordinati da scuole italiane, per un finanziamento complessivo di oltre 67 milioni di euro.
eTwinning
Grandi sono anche i numeri per la partecipazione a eTwinning: attualmente la piattaforma comprende quasi 900 mila insegnanti di 43 Paesi. Anche a causa dell’emergenza sanitaria, l’azione ha registrato lo scorso anno un significativo aumento nelle adesioni di docenti, arrivando oggi ad un totale di 91.600 insegnanti di scuole italiane registrati, il 10% sul totale europeo, con più di 32 mila progetti didattici a distanza.
Università
Molto interessanti sono anche i dati forniti a proposito della partecipazione degli studenti universitari, come è noto tra l’altro il Programma è nato proprio rivolto a questa fascia dell’istruzione, sin dal 1987, anno del suo inizio. A partecipare, solo negli ultimi 7 anni, sono stati oltre 242.000, il che ha dato all’Italia la possibilità di salire dalla 4° alla 3° posizione (dopo Spagna e Francia) per studenti in partenza in mobilità per studio verso diverse destinazioni europee. Anche in merito all’accoglienza, il nostro paese è anche al terzo posto, poco dopo Spagna e Francia, con oltre 162 mila studenti europei che negli ultimi 7 anni hanno scelto l’Italia un periodo di studio.
Identikit dello studente Erasmus
L’Agenzia Nazionale ha anche diffuso l’identikit dello studente Erasmus italiano che ha scelto l’Europa come destinazione: ha un’età media di 23 anni, nel 59% dei casi è una studentessa. Spagna, Francia, Germania e Portogallo sono i Paesi con i quali si effettuano più scambi per studio, con una permanenza media di 6 mesi.
Gli adulti
Interessanti infine sono i dati sul settore adulti: dal 2014 in questo settore l’Agenzia Nazionale Indire ha finanziato 4.546 borse di mobilità in Europa per persone impegnate nell’educazione degli adulti, con un impegno finanziario per questi progetti di oltre 48 milioni di euro. Nell’ambito dell’adult learning opera anche Epale, la piattaforma elettronica europea per i professionisti dell’educazione degli adulti. Con oltre 7.000 iscritti italiani, la community offre la possibilità di confrontarsi con circa 80.000 utenti in Europa.
pubbliredazionale in collaborazione con Indire