Per l’a.s. 2015/16 il pensiero computazionale entra nelle scuole italiane con l’iniziativa “Programma il futuro” del Miur, in collaborazione con il CINI – Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica, che fornisce alle scuole una serie di strumenti semplici, divertenti e facilmente accessibili per formare gli studenti ai concetti di base dell’informatica.
In ogni scuola dovrà essere individuato un docente referente per le attività, che avrà il compito di sensibilizzare e individuare tutti i colleghi interessati allo svolgimento delle attività previste.
Il docente dovrà iscriversi sul sito www.programmailfuturo.it con il proprio indirizzo di posta elettronica istituzionale e fornendo le informazioni di base della scuola di appartenenza e i propri dati di contatto. Il compito principale del docente sarà di assicurare che l’attività venga ben inserita nel piano delle attività didattiche della scuola, attraverso le modalità che si riterranno più opportune.
Il referente avrà anche il compito di coordinare le richieste dei volontari per i docenti della scuola. Sono già 600.000 studenti, circa 30.000 classi, oltre 9.000 insegnanti e più di 3.000 scuole che stanno partecipando al secondo anno del progetto triennale “Programma il futuro”, pensato per fornire a studenti e insegnanti strumenti per l’introduzione strutturale nelle scuole dei concetti di base dell’informatica.
Cifre raddoppiate rispetto allo scorso anno scolastico, con un’ampia partecipazione delle scuole primarie (53% del totale degli iscritti al progetto), un’adesione in crescita delle secondarie di I e II grado (rispettivamente 31% e 15%) e l’obiettivo di arrivare a coinvolgere entro la fine dell’anno scolastico 1 milione di studenti.