I progetti contenuti nelle proposte da presentare entro il 18 gennaio 2002 saranno pertanto presi in considerazione con particolare attenzione se rispettano alcuni requisiti (descritti in una nota diffusa il 28 novembre 2001, con prot. 20349/INT/U03, dal Dipartimento per lo sviluppo dell’istruzione – Direzione generale per le relazioni internazionali del Ministero dell’Istruzione) e riguardano le seguenti aree di intervento: Alternanza e apprendistato, Formazione continua, Integrazione dei sistemi, Servizi per l’impiego, Istruzione e formazione permanente, Mobilità.
Lo sviluppo delle competenze linguistiche rappresenta un obiettivo specifico delle sperimentazioni e dei programmi di mobilità attivati nel Programma Leonardo da Vinci. In tale ambito, una prerogativa per considerare prioritario un progetto sarà quello di dimostrare un valore aggiunto rispetto alla formazione di base, sviluppando competenze utilizzabili immediatamente in una dimensione professionale (microlingue settoriali).
Una specifica attenzione sarà anche rivolta a quei progetti che attueranno azioni per la certificazione dei tirocini transnazionali, in particolar e le proposte che intendono collegarsi ad Europass-formation. Con particolare attenzione saranno valutate, inoltre, quelle proposte che, indipendentemente dalla misura prescelta (progetti pilota, competenze linguistiche o reti transnazionali) prevedano lo sviluppo di azioni combinate nonché azioni di valorizzazione e capitalizzazione di risultati e prodotti conseguiti o realizzati con il supporto economico nazionale e/o comunitario, i cui ambiti di riferimento siano coerenti con le tematiche sopra evidenziate.
A prescindere dall’area di intervento prescelta, le candidature avanzate dovranno dimostrare di aver considerato attentamente, nella progettazione e nel percorso attuativo prospettato, le dimensioni trasversali del Programma Leonardo da Vinci, consistenti nella promozione delle pari opportunità, nel miglioramento delle capacità di scelta attraverso proprietà del progetto esplicite ed implicite di orientamento e nella tensione verso il miglioramento dei sistemi e dispositivi di inclusione sociale e lotta allo svantaggio.
Per essere considerate prioritarie le candidature dovranno essere avanzate da reti di attori nazionali e/o transnazionali ampie e multirappresentative, nelle quali siano presenti, con ruoli attivi e di indirizzo, istituti formativi, parti sociali e soggetti istituzionali. Dovranno, inoltre, richiedere un contributo pari ai massimali ammessi dalla Decisione Leonardo da Vinci solo quando la dimensione dell’iniziativa e l’ampiezza della rete lo giustifichi nonché presentare una durata che consenta di ottenere o trasferire rapidamente i risultati, trasformando a regime le sperimentazioni nel caso ciò venga sollecitato dalla qualità dei prodotti e delle soluzioni prospettate (progetti che prevedano una durata compresa fra i 12 ed i 24 mesi potrebbero pertanto risultare, in questa ottica, più funzionali).
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