Categorie: Politica scolastica

Proliferano le “Classi Pollaio”, nessun intervento dal Governo

Un piano di edilizia scolastica promesso dall’ex ministro Gelmini e mai realizzato, un numero di studenti che cresce di oltre 30mila unità all’anno. Sono questi i numeri della cosiddetta emergenza “Classi Pollaio”, problematica affrontata dai parlamentari del Movimento Cinque Stelle in Commissione Cultura alla Camera. Luigi Gallo, deputato del M5S, è il primo firmatario di un’interrogazione al ministro dell’Istruzione Giannini con la quale si chiede di rimodulare la normativa circa il numero minimo e massimo di studenti previsti per classe.

“La Giannini – così Gallo attacca il ministro dell’Istruzione – non accenna ancora ad alcun Piano Scuola che affronti in modo sistemico il grave problema delle Classi Pollaio. Eppure anche nella consultazione del Governo il problema è stato sollevato da migliaia di cittadini. A questo punto, se il Ministro non si ravvede siamo pronti a modificare in Parlamento le norme del Governo per cancellare per sempre la vergogna delle Classi Pollaio nelle nostre scuole. Classi di 29 alunni sono solo un pericolo per la sicurezza dei ragazzi e rischiano di diventare un mero “parcheggio” per gli studenti, non offrendo alcuna opportunità di crescita né al ragazzo brillante né a quello in difficoltà, nonostante gli sforzi enormi di docenti mortificati da stipendi inadeguati e dall’assenza di attrezzature didattiche adeguate”.

Per Gallo, infatti, quella delle Classi Pollaio è un’emergenza che sta costantemente “minando la qualità della formazione e dell’educazione offerte agli alunni del nostro paese, specie se affetti da disabilità”. A confermarlo anche la posizione assunta recentemente dai giudici del Tar della Sicilia i quali hanno impedito l’accorpamento di due classi di un liceo palermitano e ribadito la necessità di rispettare un tetto massimo di 20 alunni per aula, in presenza di studenti disabili.

“Un Governo che va contro questa linea – ha aggiunto Gallo – non rispetta la Convenzione dell’Onu, ratificata dall’UE, sui diritti delle persone con disabilità. La Giannini fa continui proclami attraverso i media, annunciando i risultati che saranno raggiunti col progetto Buona Scuola, ma non sembra affatto interessarsi a un problema delicato e controverso come quello delle Classi Pollaio”.

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