Il Ministero ha informato che anche per l’anno 2023 saranno emanati i bandi della Presidenza del Consiglio dei
ministri – Dipartimento per l’informazione e l’editoria, con i quali si prevede l’erogazione di contributi a favore delle istituzioni scolastiche, consistenti in un importo pari al 90% delle spese sostenute nell’anno 2023 per l’acquisto di uno o più abbonamenti a quotidiani, periodici e riviste scientifiche e di settore, anche in formato digitale.
La domanda di contributo potrà essere presentata a fronte di spese sostenute nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2023 e il 31 dicembre 2023 ed espressamente deliberate da parte del Collegio dei docenti.
Con nota del 22 giugno il Ministero ha riportato in proposito alcuni dati statistici (ISTAT 2021) sulla propensione alla lettura dei quotidiani: la quota di lettori di quotidiani è scesa di 5,2 punti percentuali, rispetto al 2020 e i maggiori lettori di quotidiani appartengono alla fascia d’età più adulta (45 anni e più).
Sempre nel 2021, rispetto all’anno precedente, la percentuale di individui che leggono giornali, informazioni e riviste su Internet è aumentata dal 40,4% al 43,6%. Sono le persone nella fascia d’età tra i 25 e i 44 anni ad utilizzare maggiormente la rete per la lettura di giornali, informazioni e riviste (circa il 60%).
L’ISTAT rende noto, inoltre, che nel 2022 la quota di persone di 6 anni e più che hanno letto nell’ultimo anno almeno un libro per motivi non strettamente scolastici o professionali è pari al 39,3% (erano il 40,8% nel 2021). Il 17,4% delle persone di 6 anni e più sono lettori “deboli” (leggono al massimo 3 libri in un anno), il 15,4% lettori “medi” (3-11 libri in un anno). Solo il 6,4% sono, infine, lettori “forti” (almeno 12 libri nell’ultimo anno). La quota maggiore di lettori si osserva tra i giovani fino a ventiquattro anni, con punte più elevate tra gli 11 e i 14 (57,1%).
In assoluto, il pubblico più affezionato alla lettura è rappresentato dalle ragazze di 11-14 anni, tra le quali più di 6 su 10 hanno letto almeno un libro nell’anno.
“Questi dati – si legge nella nota – confermano che la scuola può essere un importante veicolo di potenziamento della
lettura e che può contribuire ad innalzare tale percentuale di giovani lettori“.
Il Ministero, pertanto, invita le Istituzioni scolastiche e i rispettivi docenti ad avvalersi dell’opportunità del contributo, inserendo quotidiani, periodici e riviste scientifiche e di settore, anche in formato digitale quali occasioni di lettura sia al fine di sviluppare la competenza alfabetica funzionale, sia di potenziare l’utilizzo del patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana, o quello della seconda lingua, secondo le esigenze comunicative nei vari contesti; “ciò, anche, ove lo si ritenesse efficace, ipotizzando attività quali la creazione di redazioni di giornali scolastici o di classe, podcast, web radio scolastiche, favorendo la comunicazione e la collaborazione, l’alfabetizzazione mediatica e il pensiero critico“.
"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…
I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…
È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…
Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…
Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…
Una docente precaria con un contratto a tempo determinato da parte del dirigente scolastico fino…