I lettori ci scrivono

Promuovere a tutti i costi è antieducativo

La girandola di riforme che negli ultimi vent’anni hanno interessato la scuola italiana, dopo quella gentiliana del 1923, che resta la migliore in assoluto in termini di efficacia e valutazione del sistema scolastico, hanno assestato un duro colpo alla scuola creando un guazzabuglio che ci porta ad un vicolo cieco senza via d’uscita.
A ciò si aggiunge l’eccessivo e pericoloso “buonismo” della scuola italiana nei riguardi degli alunni e, di conseguenza, dei genitori che vedono nei docenti piuttosto che degli educatori e formatori delle nuove generazioni dei punitori dei propri figli soprattutto quando questi mostrano degli scarsi apprendimenti scolastici.
Essere buoni a scuola da parte dei docenti e promuovere a tutti i costi è elemento antieducativo e antididattico perché si dà agli alunni un quadro realistico della società completamente distorto e lontano anni luce da quelli che sono gli obiettivi e gli standard che l’Europa ci chiede per l’apprendimento e la formazione.
Insomma promuovere a qualunque costo più per far felici e contenti i genitori che gli alunni è una cosa deprimente, perché l’alunno crescerà e maturerà nella sua mente l’idea vincente cioè: è inutile che studio, tanto alla fine vengo sempre promosso. Ciò denota anche mancanza di rispetto nei riguardi di quegli alunni che, per un intero anno scolastico, hanno lavorato con costanza e profuso un grande impegno.
La reazione da parte degli alunni capaci e meritevoli sarà fortemente negativa e innescherà inevitabilmente un meccanismo di rifiuto e sfiducia nei riguardi del sistema scuola. Gli alunni devono accettare le sconfitte e imparare a camminare con le proprie gambe perché il futuro li metterà senza ombra di dubbio con la faccia al muro.
Vediamo cosa sai fare e quali competenze hai acquisito. I genitori hanno il dovere di “accompagnare” i figli nel processo di istruzione e maturazione dando loro la giusta dose di gratificazione senza innescare meccanismi di sovravalutazione delle loro reali capacità.
Il buonismo della scuola e dei docenti che si dimostrano particolarmente facilitatori non è un segnale positivo e il messaggio che arriva all’esterno non è dei migliori. Quindi c’è bisogno di una presa di coscienza da parte della comunità scolastica che il mondo dell’istruzione deve sì saper valutare le competenze e le attitudini degli alunni, ma nel contempo saper selezionare. Tutti devono andare a scuola, perché essa è aperta a tutti, ma è evidente che non esiste u livellamento verso l’alto perché non tutti hanno le capacità elevate. Scuola e genitori devono collaborare e camminare a braccetto: gli insegnanti devono valutare e figli e i genitori li devono seguire nel loro percorso formativo e incitarli a fare meglio a dare loro l’opportunità di “fare il minimo per rendere il massimo”. Non bisogna accontentare sempre e questo sta chiaro!

Mario Bocola

I lettori ci scrivono

Articoli recenti

Sicurezza scuola, Cittadinanzattiva lancia il contest “Scatti di sicurezza”: scadenza 28 febbraio 2025

La rete Scuola di Cittadinanzattiva ha lanciato il contest fotografico "Scatti di sicurezza", rivolto a…

18/11/2024

Educazione alla pace e alla non-violenza: Milano il primo Forum nazionale sabato 23

Educare alla pace e alla non-violenza sta diventando un obiettivo sempre più importante e decisivo…

18/11/2024

Fondazione Giulia Cecchettin, Valditara: “Abbiamo deciso di puntare sull’Educazione Civica con il rispetto verso ogni persona”

Lunedì 18 novembre presso la Sala della Regina di Montecitorio si è tenuta la presentazione…

18/11/2024

Abbandono scolastico, meno diffuso tra le ragazze che sono anche più brave scuola: lo dice l’ISTAT

Dal 2010, l’Istat ha avviato il progetto Bes (Benessere Equo e Sostenibile) per misurare il…

18/11/2024

Fondazione Giulia Cecchettin, la presentazione con Valditara e Federica Pellegrini – DIRETTA 18 novembre ore 11,30

Oggi, lunedì 18 novembre, alle ore 11.30, nella Sala della Regina di Montecitorio si svolge…

18/11/2024

Posizioni economiche ATA, domande al via: nessuna preselettiva per l’accesso alla formazione, Cisl Scuola chiarisce

Come riporta Cisl Scuola, sta circolando sul web la notizia secondo cui nella procedura per…

18/11/2024