Secondo le stime dell’ONU, un miliardo di bambini vive in aree interessate da conflitti. Tra questi, 250 milioni hanno meno di 5 anni e non gli è riconosciuto il loro diritto fondamentale all’educazione. Si stima che 65 milioni di bambini tra i 3 e i 15 anni sono tra i più colpiti da emergenze e da crisi prolungate, con il rischio di interrompere la loro istruzione, e che circa 37 milioni di bambini tra i 6 e i 18 anni non vanno a scuola nei Paesi colpiti da crisi.
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Sulla base di questi drammatici numeri, il Parlamento, in una risoluzione approvata giovedì, chiede agli Stati membri di sostenere l’obiettivo della Commissione di aumentare al 4% la quota dei fondi umanitari destinata all’istruzione dei bambini in situazioni di crisi. Inoltre, i deputati chiedono a tutti i Paesi ospitanti di aiutare i bambini rifugiati a integrarsi nei loro sistemi scolastici nazionali. Il Parlamento fa notare che l’istruzione riduce il rischio per i giovani di avvicinarsi all’estremismo.
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