Scrive il presidente dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, dopo le manifestazioni organizzate dagli studenti in molte città italiane.”Io e l’Italia dei Valori condanniamo fermamente ogni forma di violenza e ci auguriamo che il governo non lasci inascoltato il grido disperato di protesta che giunge dalle piazze italiane”.
E aggiunge: ”Mi chiedo quanto ancora debba crescere la tensione tra i giovani prima che il governo si decida a cambiare radicalmente linea sulla scuola, sul lavoro e sulle politiche contro la precarieta’. L’inizio dell’anno scolastico e’ stato segnato dalle lotte dei precari, dai problemi legati all’edilizia scolastica e dalle notizie sulla crescente disoccupazione giovanile.”
Per gli studenti Udc invece le sigle studentesche devono condannare le violenze:
“Il sacrosanto diritto di manifestare il proprio pensiero è un diritto costituzionale da difendere strenuamente. Allo stesso modo è necessario condannare le violenze e gli scontri in atto in molte città d’Italia in queste ore, isolando i vandali e teppisti che oggi sono scesi in piazza solo per provocare disordini”. “Non è possibile che manifestazioni che coinvolgono centinaia di ragazzi ogni mese si tramutino in rivolte urbane. Per questo è necessaria, senza sè e senza ma, una unanime condanna di tutte le sigle studentesche verso i violenti anche per garantire l’incolumità degli stessi studenti che vogliono partecipare alle manifestazioni.”
Di tenore opposto il commento di Sel: la risposta del governo sul corti dei giovani è stata vergognosa: “Migliaia di studenti hanno sfilato oggi in difesa della scuola pubblica e del diritto all’istruzione per tutti. E’ vergognoso che il Governo abbia risposto con un uso spropositato della forza. A quanto apprendiamo, durante le cariche, alcuni ragazzi sono stati trascinati per terra e colpiti. Sinistra Ecologia e Libertà dell’Area Metropolitana di Roma sarà in piazza il prossimo 12 ottobre e continuerà a sostenere la mobilitazione del mondo della formazione e dell’istruzione pubblica colpito dai tagli e dalle politiche di austerità del Governo Monti. Agli studenti va tutta la nostra solidarietà”.
Anche da PRC-FDS parte una pesante accusa: “Se il dovessimo valutare lo stato della nostra democrazia e la sua tenuta sulla base di come le forze dell’ordine hanno gestito la mobilitazione studentesca in queste ore, non potremmo che ribadire che le prove tecniche di trasmissione messe in atto a Genova nel luglio del 2001 continuano a dare i loro frutti avvelenati.” “E’ una vergogna l’accanirsi contro un corteo studentesco che di pericoloso non ha davvero nulla se non il denunciare ad alta voce i tagli alla scuola pubblica e le regalie a quella privata.”
“Si può colpire un passante e sbattere a terra ragazzi di soli 15 anni? E’ questa una corretta gestione della piazza oppure è sempre l’onda lunga partorita a Genova a fare da guida ispiratrice? Roma non può essere vietata ai cittadini che decidono di manifestare, ai movimenti per il diritto all’abitare, alle educatrici che si battono per mantenere pubblici gli asili nido, ai lavoratori di Alcoa e del Sulcis, ai precari sempre più precari, ai fratelli migranti che vengono sempre più dissanguati e ai ragazzi e ragazze delle scuole che pretendono giustamente di poter pesare adesso sul loro futuro.”
Fli apre agli studenti che devono essere ascoltati perché comunque rappresentano il futuro.
”E’ inspiegabile assistere ad una repressione così violenta nei confronti degli studenti tornati in piazza oggi in moltissime città italiane per esprimere l’ insoddisfazione nei confronti del governo Monti e la sua politica di austerità e rigore. Questi ragazzi stanno difendendo il proprio futuro, aumento delle tasse, aumento dei prezzi dei libri, attività didattica scadente non sono temi da sottovalutare, anzi sono campanelli d’allarme che dovrebbero essere presi in seria considerazione. Gli studenti sono il futuro del paese e non possiamo ignorare le loro richieste, abbiamo il dovere di ascoltarli” ”Aspettiamo, ad ogni modo, dopo gli eventi di oggi che qualcuno ci spieghi come è possibile che ragazzi di 15 anni possano essere così pericolosi da scatenare cariche della polizia che si lasciano alle spalle contusi e feriti”.
Concludiamo con Gianni Alemanno, il sindaco di Roma, per il quale se manifestare è un diritto, inaccettabile è la violenza alla quale bisogna dire, basta. ”Manifestare è un diritto, ma Roma è stanca di essere paralizzata dai cortei e di vedere troppo spesso facinorosi e violenti infiltrarsi nelle manifestazioni, pur di finire sulle prime pagine dei giornali. Oggi, ancora una volta, è stato impedito alle persone di mostrare pacificamente il proprio dissenso, e nella mischia, come sempre, sono finiti anche ragazzi innocenti. La mia solidarietà va a loro e alle forze dell’ordine vittime del lancio di sassi e di oggetti, mentre svolgevano le proprie funzioni a tutela dell’ordine pubblico.
Non è questa l’immagine della nostra città. Basta violenza”.
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