Dal momento che sul prossimo concorso a cattedra il Miur è irremovibile ad includere i giovani laureati e gli abilitati fuori Graduatorie ad esaurimento, l’Anief sta affilando già le armi per preparare una serie di ricorsi per ottenerne l’inclusione.
In particolare, fa sapere Anief, i componenti del Ministero dell’Istruzione avrebbero dichiarato che sono in corso di scrittura i bandi relativi all’ultimo concorso, senza alcuna apertura al personale laureato. E nemmeno alcuna riserva al personale precario abilitato non inserito nelle GaE, a cui sarà assegnato solo un punteggio, peraltro risibile, per ogni anno di servizio svolto.
LA TECNICA DELLA SCUOLA E’ SOGGETTO ACCREDITATO DAL MIUR PER LA FORMAZIONE DEL PERSONALE DELLA SCUOLA E ORGANIZZA CORSI IN CUI È POSSIBILE SPENDERE IL BONUS.
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Il concorso non è ancora partito, né è stato pubblicato il bando, e già gli studi legali affilano le armi per lanciare l’attacco sulle trincee dei tribunali. Un affare milionario per gli avvocati e un penoso stress, in termini pecuniari, di tempo, di lavoro, di attenzione, per gli aspiranti docenti, mentre il Miur sta a guardare che gli aventi accadano.
Non si capisce più a questo punto da dove parta la speculazione, se dalla legittime aspirazioni degli esclusi o dall’occasione offerta degli ingolfi legislativi per consentire di mettere le trappole.
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