Operante quando sarà pubblicato in G.U., il Decreto regolamenta, fa sapere la Flc, le modalità di individuazione dei tutor dei tirocinanti (tutor di scuola), dei tutor organizzatori (in semi esonero) e coordinatori (in esonero totale e solo per Scienze della formazione primaria).
Per la scelta dei Tutor (già da noi ampiamente pubblicato) dei tirocinanti, che dovranno in ogni caso avere almeno 5 anni di ruolo, l’incarico è affidato dal dirigente scolastico che nominerà dopo la valutazione di titoli degli aspiranti e il giudizio del comitato di valutazione.
Per il sindacato di Pantaleo, tuttavia, il decreto regola i requisiti e le modalità di selezione dei tutor ma senza che questo sia previsto dal DM 249/10; inoltre questa selezione sarebbe una vera e propria procedura concorsuale, visto il giudizio preliminare della commissione di valutazione e la valutazione dei punteggi per titoli, mentre il numero degli aspiranti Tutor, secondo quando annunciato, dovrebbe essere il doppio rispetto ai posti, senza tuttavia avere stabilito quanti siano i posti realmente previsti.
Infatti dei criteri di determinazione dei posti di tutor dei tirocinanti non vi è traccia né nel DM 249/10 e né nel decreto sui tutor.
Altro rilievo cha la Flc-Cgil fa riguarda i compensi: non sono previsti compensi per i tutor dei tirocinanti.
Ultima nota critica: nella tabella di valutazione sono ancora previsti i corsi per la formazione alle funzioni tutoriali che, come è noto, sono stati revocati.
Relativamente ai Tutor coordinatori e organizzatori l’individuazione e l’eventuale conferma/revoca è di competenza delle Università o dell’AFAM. Anche in questo caso è prevista un’anzianità di ruolo di almeno 5 anni di cui almeno 3 (negli ultimi 10) di effettivo servizio nella specifica classe di concorso/insegnamento. Come tutor organizzatori possono concorrere anche i Dirigenti scolastici per i quali è sufficiente il superamento del periodo di prova.
I tutor coordinatori e organizzatori durano in carica al massimo 4 anni, prorogabili al massimo di 1anno. La definizione dei contingenti assegnati alle singole Università e istituzioni AFAM e per i vari insegnamenti sono definiti di anno in anno con un decreto interministeriale. Per i contingenti relativi al 2011/12 (quindi a partire dal prossimo settembre 2012 vista l’attivazione con ritardo dei TFA), la ripartizione dei contingenti sarà definita direttamente dalla Direzione generale per il personale (si prevede a breve).
Una volta definiti i contingenti, i bandi saranno pubblicati dalle singole Istituzioni alle quali andranno presentate le domande.
Una questione alquanto singolare, e certamente da sottolineare, riguarda l’esosità dei contributi imposti dalle Università agli studenti per la frequenza del TFA; costi che sarebbero tutti a carico degli studenti e senza alcun intervento finanziario nè del Miur né delle singole università.
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