Proposta di Legge n.1504 “Disposizioni per la diffusione del libro su qualsiasi supporto e per la promozione della lettura”

Ill.mo Onorevole Fratoianni, ricordiamo, con gratitudine, una sua proposta di emendamento di qualche tempo fa, a favore dei Docenti Inidonei, molto apprezzata dalla categoria ma, purtroppo, clamorosamente respinta.
Oggi Le scriviamo in qualità di personale scolastico direttamente interessato agli sviluppi della proposta di legge n. 1504 relativa a “Disposizioni per la diffusione del libro su qualsiasi supporto e per la promozione della lettura” (Fratoianni, Giordano, Costantino)
In quanto docenti inidonei, o meglio Docenti Utilizzati in altri compiti teniamo a precisare e a ricordarLe che da anni, malgrado la nostra presenza, pare, risulti tuttora trasparente agli occhi di diverse forze politiche, siamo utilizzati proficuamente, nella gestione e divulgazione del libro, presso le biblioteche delle Scuole in cui lavoriamo. In questi anni abbiamo sostenuto e tuttora sosteniamo corsi di aggiornamento programmati dal Miur per la nostra formazione e aggiornamento.
In riferimento alla vostra proposta di legge, per “valorizzare l’importanza della lettura e della sua diffusione”, a nostro avviso, non si può prescindere, nelle scuole, dall’esistenza dei Bibliotecari Scolastici che hanno diritto al mantenimento del proprio ruolo, continuando ad aggiornarsi, come hanno fatto sino ad oggi, ma mettendo a disposizione oltre che le competenze pregresse in tema di lettura, anche le loro competenze di Docenti/educatori che, in quanto tali, sono le persone maggiormente adatte alla gestione delle Biblioteche scolastiche.
Sicuramente Lei sarà a conoscenza che dall’anno 2011 siamo anche oggetto di una vertenza che coinvolge la nostra categoria di Docenti ed il cui scopo è estromettere la nostra figura dalle Biblioteche Scolastiche causando la loro inevitabile chiusura.
Di fatto, con la conversione del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104 nella Legge 8 novembre 2013, n. 128, per quanto concerne il personale docente permanentemente inidoneo, si prevede o il passaggio volontario ai profili Ata o l’inevitabile, pare, “mobilità obbligatoria verso altre amministrazioni in ambito provinciale”.
Ciò permetterebbe,come Lei stesso comprenderà facilmente, la perdita di un valore aggiunto che le scuole posseggono a costo zero grazie alla presenza della categoria di insegnanti sopra citata (Docenti Inidonei).
Pertanto ci preoccupa molto, per il nostro già incerto futuro, lo sviluppo che potrebbe avere il disegno di Legge da Lei proposto per quanto concerne il destino delle biblioteche scolastiche se non si tiene conto o si ignora che siano già, con competenza e professionalità, gestite dai Docenti Inidonei. Tale problema, Le ricordiamo, è stato menzionato in Commissione anche dall’On. Milena Santerini, che giustamente fa notare: “come diversi aspetti presenti nel provvedimento… siano ricollegabili ad altre questioni di competenza della VII Commissione, come l’utilizzo degli insegnanti inidonei a svolgere la funzione docente a sostegno di un pieno utilizzo delle biblioteche scolastiche”.
Confidiamo ed auspichiamo in una seria e attenta valutazione delle conseguenze che la Sua proposta di legge può generare nel destino lavorativo e professionale della nostra categoria di docenti. Siamo già stati ingiustamente colpiti da provvedimenti amministrativi e legislativi al solo scopo di ottenere un taglio di spesa, senza tenere in considerazione la validità del servizio reso per il mantenimento e la diffusione della cultura.
A nostro avviso la cultura è un bene prezioso ma è, sempre più spesso, calpestato da una politica volta solo a praticare risparmi di spesa ,anche dove non si dovrebbe, non di rado, con superficialità e con miopia.
I lettori ci scrivono

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