Ormai è chiaro che la scuola per gli studenti riaprirà a settembre e non prima. Ma quando riaprirà, come comportarsi? Il distanziamento sociale non è possibile nelle aule strette e affollate. E allora propongo che vengano a scuola, a turno alternato, 7-8-9 studenti (dividendo per 3 il numero totale della classe) e gli altri scolari restino a casa in contatto con i loro coetanei, ricevendo la lezione a distanza.
Per il tempo normale non è possibile fare i doppi turni perché gli insegnanti dovrebbero raddoppiare le ore, ma è sconsigliabile anche per il tempo pieno dove il doppio insegnante si potrà utilizzare in compresenza per mantenere a distanza gli alunni dell’infanzia e della primaria. Non si dovrebbe svolgere la mensa, sconsigliata anche per ragioni igieniche. Per il babysitteraggio si dovrà pensare a un contributo dello Stato per le donne che lavorano e hanno un reddito basso.
I lavoratori della scuola dovranno tutti indossare le mascherine facciali e anche gli alunni che frequenteranno(un costo che si dovrà accollare lo Stato).
Insomma, fino a quando non avremo la possibilità di essere tutti vaccinati e immuni dal coronavirus, occorrerà utilizzare un mix di didattica a distanza e di didattica in presenza. Non vedo altre alternative.
Eugenio Tipaldi
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