Queste le dichiarazioni di Danilo Lampis, coordinatore nazionale dell’Unione degli Studenti (Uds), al termine della presentazione del documento.
“Il Governo ha spostato nuovamente la presentazione del DdL perché è confuso. Noi invece abbiamo le idee chiare e vogliamo sfidarli sul piano delle proposte perché le loro vanno fuori strada rispetto alle reali esigenze del Paese e delle componenti che animano i luoghi della formazione, dichiara Danilo Lampis, coordinatore nazionale dell’Uds. Non ci limitiamo a richiedere il ritiro del progetto del Governo, ma stiamo costruendo un’altra idea di scuola cercando di aggregare attorno a questa il più vasto mondo di forze politiche, sociali e sindacali che non si riconoscono nell’idea di scuola del Governo. Oggi la conferenza ha visto una nutrita partecipazione, a confermare la necessità di un’unione delle forza che oggi ci tengono realmente alla costruzione di una scuola pubblica, laica, inclusiva e gratuita“.
“Negli ultimi mesi di mobilitazione abbiamo costruito un documento di priorità senza le quali pensiamo non si possa rilanciare la scuola pubblica italiana – continua Lampis – Abbiamo individuato sette capitoli di priorità per ripensare la scuola: un nuovo diritto allo studio col fine di raggiungere la piena gratuità dell’istruzione; un’alternanza scuola-lavoro finanziata e qualificata; finanziamenti per il rilancio dell’autonomia scolastica; una riforma della valutazione in chiave democratica; investimenti sostanziosi sull’edilizia scolastica; un ripensamento radicale dell’autonomia scolastica; una riforma dei cicli scolastici, dei programmi e della didattica“.
“Chiediamo a gran voce che oltre alle priorità si ponga in discussione la Legge d’Iniziativa Popolare sulla scuola ripresentata ad agosto perché, se implementata, potrebbe costituire un grande punto di partenza per la definizione di una scuola inclusiva, laica e democratica, conclude l’UdS. Torneremo nelle piazze il 12 marzo anche per rivendicare nuove politiche sul lavoro e sul welfare. I decreti attuativi del Jobs Act precarizzano definitivamente il mondo del lavoro. E’ necessario estendere i diritti ed introdurre un reddito per dare piena cittadinanza contro l’esclusione sociale“.
QUI IL DOCUMENTO PRESENTATO: http://goo.gl/QCzJMS
All’iniziativa hanno preso parte parlamentari ed esponenti dei partiti e dei sindacati. Tra i vari hanno preso parola: Maurizio Landini (Segretario nazionale Fiom Cgil), Domenico Pantaleo (Segretario nazionale Flc Cgil), Nichi Vendola (Presidente nazionale di Sinistra Ecologià e Libertà), Maria Mussini (senatrice del gruppo misto), Andrea Ranieri (PD), Silvia Chimienti (deputata Movimento Cinque Stelle), Alessia Petraglia (senatrice Sinistra Ecologia e Libertà), Angela Nava (presidente Coordinamento Genitori Democratici), Stefano D’Errico (Segretario nazionale Unicobas), Marina Boscaino (comitato per la riproposizione della Legge d’Iniziativa Popolare per la Buona Scuola per la Repubblica). Intanto si moltiplicano le piazze dei cortei studenteschi che si terranno il 12 marzo, lo stesso giorno del Consiglio dei Ministri nel quale il Governo presenterà il ddl sulla scuola.
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