Il premier Conte nel pomeriggio del 28 luglio riferirà al Parlamento per sottoporre al preventivo vaglio parlamentare la proposta di proroga dello stato di emergenza fino al 31 ottobre. Da questa misura previste ricadute anche per il mondo della scuola.
Partiamo dai dubbi: con l’attuale stato di emergenza in scadenza il 31 luglio tutte le procedure concorsuali sono state bloccate a causa del lockdown.
Prolungare lo stato di emergenza non vuol dire però “chiudere tutto” come nei mesi scorsi, nonostante in molti, rappresentati di forze politiche compresi, abbiano lasciato intendere il contrario.
Tuttavia, al momento, i concorsi restano in dubbio: prima di tutto perchè l’attuale stato di emergenza, come dicevamo, non prevede concorsi pubblici in presenza.
In seconda battuta, proprio nelle ultime settimane, la Ministra per la Pubblica Amministrazione Dadone, ha spiegato come cambieranno i concorsi pubblici, ma non è chiaro se questi cambiamenti saranno adottati in automatico anche per la scuola. La Ministra per la PA ha infatti annunciato di voler dislocare le prove sui territori con una informatizzazione completa, dalla fase dell’iscrizione fino allo svolgimento delle prove che devono essere svolte su pc.
Inoltre, “non ci saranno più prove scritte su carta: tutti i concorsi verranno trasferiti sul digitale. Non ci saranno più maxi-prove nella Capitale, ma diffuse sui territori, utilizzando scuole, università, a piccoli gruppi, per esigenze sanitarie, ma non solo”.
Quindi, in base alle indicazioni della Dadone, i concorsi scuola potrebbero svolgersi in tali modalità. I bandi di concorso, tuttavia, prevedono altro: solo l’eventuale prova preselettiva sarà totalmente informatizzata. Le altre prove concorsuali no. E poi ci sono le prove orali.
Quindi, ammesso che si voglia procedere nella direzione indicata dalla titolare per la PA, bisognerebbe mettere nero su bianco, per quanto riguarda i concorsi per docenti, le eventuali modifiche.
Eppure la Ministra Azzolina ha rassicurato sul fatto che a fine settembre partiranno i concorsi scuola: “A fine agosto faremo le assunzioni, prosegue Azzolina, useremo le graduatorie dei vecchi concorsi, le Gae, e poi faremo i concorsi nuovi a fine settembre“.
Ricordiamo che sono partiti il concorso ordinario infanzia e primaria, il concorso ordinario scuola secondaria e il concorso straordinario scuola secondaria.
Bisogna quindi capire quali sono i piani per i concorsi scuola una volta prorogato lo stato di emergenza al 31 ottobre.
L’aspetto che invece potrebbe giocare in favore di Viale Trastevere è quello relativo al fatto che, con la proroga dello stato di emergenza, tutte le gare per l’approvvigionamento del materiale necessario per il ritorno a scuola potranno essere svolte seguendo un iter più snello.
Ma soprattuto, lo stato di emergenza garantirebbe al commissario Domenico Arcuri di acquistare i banchi monoposto, test sierologici, mascherine, guanti e tutto il materiale necessario per il rientro a scuola senza dove applicare il codice degli appalti. Questo significa accorciare le procedure e la tempistica, nonostante si tratti di gare pubbliche, le azioni saranno più “light”.
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