Sono state prorogate al 30 luglio le iscrizioni al primo corso post-diploma, alternativo al praticantato, per chi vuole accedere all’esame di abilitazione di perito agrario. Si tratta del primo corso nazionale, frutto del recente accordo tra la Fondazione Edmund Mach e il Collegio Nazionale dei Periti Agrari e dei Periti Agrari Laureati, che ha l’obiettivo di fornire una adeguata e solida preparazione tecnico-pratica per chi appunto intende intraprendere la professione di perito agrario. Il corso, si legge nelle agenzie, si rivolge a tutti coloro che hanno un diploma di istituto agrario, e provengono anche da fuori regione.
Il corso si rivolge agli studenti diplomati negli indirizzi Produzioni e Trasformazioni, Viticolo Enologico e Gestione Ambiente e Territorio dopo che la riforma della scuola superiore è giunta a regime ‘liceizzando’ il precedente diploma di Perito Agrario. Il percorso formativo è articolato in due moduli principali: il primo, di 400 ore con taglio scolastico, volto ad approfondire quegli argomenti professionalizzanti non più sufficientemente trattati nei nuovi programmi scolastici.
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Il secondo, di 400 ore più pratico, volto a far vivere un breve periodo nel mondo professionale e a far comprendere l’importanza del lavoro in team, ormai assolutamente indispensabile. 800 ore complessive, 4 moduli di 100 ore riguardanti estimo, economia e contabilità, fitoiatria, meccanizzazione, topografia e costruzioni rurali, fiscalità e libera professione ed un secondo modulo di 400 ore con attività tecnico pratiche.
Il corso sarà attivato al raggiungimento di un numero minimo di 15 iscritti. Nel caso in cui il numero delle domande sia maggiore di 25 sarà svolto in settembre un test pre-selettivo.
Per esercitare la libera professione di perito agrario occorre: avere un diploma di maturità agraria e aver svolto un praticantato di almeno 18 mesi presso uno studio di un perito agrario o di un dottore agronomo, oppure avere una laurea del settore agrario, o ancora, in alternativa, aver frequentato questo nuovo corso post diploma e in ogni caso aver superato l’esame di abilitazione all’esercizio della libera professione, necessario per l’iscrizione all’albo professionale dei Periti Agrari.
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