Didattica

Prosegue il Programma Erasmus+ nonostante il Covid

È stato pubblicato il 14 agosto 2020 il secondo emendamento al Programma Europeo Erasmus +, che oltre a ribadire in modo chiaro la tipologia delle azioni previste, nonché obiettivi e target di destinatari, oltre ad annunciare nuovamente il budget totale che la Commissione Europea va a destinare all’intero programma, considera e quindi prende atto dell’emergenza COVID, dando ulteriori precisazioni.

Il programma di lavoro annuale 2020 Erasmus+ era stato adottato dalla Commissione ad agosto 2019 (C5823), successivamente è apparsa la prima modifica a marzo 2020, C (2020)1159, in risposta alla crisi COVID-19, per consentire il lancio di nuove importanti iniziative.

Con la revisione di questi giorni, che riflette anche l’aumento degli stanziamenti annuali per Erasmus+ 2020, la Commissione intende:

– rafforzare il sostegno finanziario ad alcune azioni prioritarie,
– introducendo piccole modifiche e aggiornamenti al testo,
– introducendo altre modifiche tecniche e di bilancio,

E a proposito di bilancio, quello totale previsto per il 2020 prevede la modifica del precedente, andando a destinare 3 776 008 876 EUR per il Programma Erasmus+.

Il documento, in lingua inglese, è reperibile nel portale della Commissione europea e in circa 150 pagine ripercorre le caratteristiche e gli aspetti del Programma Erasmus+, come anticipato, prende in seria considerazione la pandemia, a pagina 15 infatti si legge nelle conclusioni del 16 giugno 2020 sulla lotta alla crisi del COVID-19 nel settore dell’istruzione e della formazione, l’Unione europea ha invitato la Commissione, insieme agli Stati membri, a “esplorare i mezzi per affrontare le esigenze più urgenti nei periodi in cui la mobilità fisica è limitata, consentendo una certa flessibilità per riassegnare i fondi non utilizzati tra le azioni Erasmus+, se del caso” e a “sostenere l’ulteriore sviluppo di (…)abilità e competenze digitali utilizzando i finanziamenti disponibili nell’ambito dei programmi e dei fondi dell’Unione, in particolare il programma Erasmus+ (…)”. Gli effetti diretti e indiretti della pandemia COVID-19 hanno avuto un impatto quasi simmetrico in modo sostanziale e dannoso su tutti gli Stati membri con la sospensione delle attività di istruzione e formazione, della gioventù e dello sport. Questa situazione ha aumentato i livelli di disuguaglianze sociali e ha gravemente perturbato l’offerta di istruzione e formazione. Pertanto, il presente programma di lavoro riveduto riflette il contributo del programma al processo di ripresa

L’attenzione della Commissione è somma nel voler informare tutti i potenziali beneficiari delle azioni promosse da Erasmus +, scuole, docenti, staff e amministrativi, associazioni, istruzione superiore e il mondo dello sport, oltre che quello della ricerca, sottolineando come a causa della pandemia COVID-19 milioni di europei siano stati costretti quasi all’improvviso a dipendere dagli strumenti digitali per realizzare le interazioni di base della vita quotidiana. Nello specifico nel mondo dell’istruzione, altri milioni di persone dipendono dall’apprendimento e dall’insegnamento a distanza e online. La crisi ha rivelato molte sfide per gli educatori e gli studenti, scrivono a pagina 21 gli esperti della Commissione Europea, come la debolezza dei sistemi di apprendimento a distanza, l’inadeguatezza dei metodi pedagogici e l’insufficiente guida e capacità degli educatori di fornire corsi online di alta qualità e di effettuare valutazioni online che salvaguardino l’equità educativa. Le acute disuguaglianze sociali sono state esposte ed esacerbate, in particolare per quanto riguarda il divario digitale, ovvero molte persone stanno incontrando difficoltà pratiche e tecniche nell’accesso e nell’utilizzo dell’ambiente e-learning. Il ruolo vitale che gli strumenti digitali svolgono nella nostra vita è diventato abbondantemente chiaro, non da ultimo nel preservare un accesso ininterrotto ed equo a un’istruzione di qualità nelle circostanze attuali, consentendo agli educatori di ridurre al minimo le interruzioni e garantire la continuità della valutazione e dell’esame. Questa pandemia ha rappresentato un test di stress senza precedenti per il programma Erasmus+ in termini di resilienza e continuità aziendale. Il programma Erasmus +, a livello internazionale, considerando il gran numero di candidature che sono arrivate negli scorsi mesi per partecipare alle azioni di mobilità, ha dimostrato la sua capacità di resistere allo shock, grazie anche ad azioni efficaci e tempestive. L’ambiziosa agenda politica originaria è ancora valida ed Erasmus+ rimane strumentale per l’attuazione di questa visione con misure e azioni concrete, infatti non solo centrale è la preoccupazione di sostenere il mondo dell’education in epoca COVID, ma il Programma sta incentivando la mobilità transfrontaliera dei discenti e del personale e sta costruendo nuovi ambiziosi contesti di cooperazione, come le Università europee o i Centri di eccellenza professionale.

Sempre nell’ottica di promuovere e incoraggiare buone pratiche, che possano diventare efficaci e flessibili e nello specifico supportare scuole e agenzie educative, la Commissione dedica in questo documento di rettifica uno spazio proprio alle pratiche innovative nell’era digitale; si legge infatti a pagina 25 del “2d Amendment of the 2020 annual work programme for the implementation of “Erasmus+”: the Union Programme for Education, Training, Youth and Sport” : Il Programma sosterrà l’adozione delle tecnologie digitali e di pedagogie innovative e aperte nell’istruzione, nella formazione, nei giovani e nello sport. Particolare attenzione sarà data alla promozione della parità tra i sessi e alla gestione delle differenze in relazione all’accesso e all’utilizzo da parte di gruppi sottorappresentati. Il programma sosterrà anche l’uso dei quadri europei sulle competenze digitali degli educatori, dei cittadini e delle organizzazioni, compreso lo sviluppo e l’uso di risorse educative aperte, libri di testo aperti e software educativi gratuiti e open source. Sarà data priorità alle azioni che promuovono metodi e strumenti innovativi per l’insegnamento, la formazione, l’apprendimento e la valutazione come fattori di miglioramento dell’apprendimento permanente. Erasmus+ deve continuare ad essere mobilitato per sostenere il processo di ripresa dalla pandemia COVID-19 e dimostrare reattività, adattabilità e flessibilità. Pertanto, sarà data priorità alle azioni che contribuiscono a costruire la preparazione all’istruzione digitale e ad attenuare l’impatto della crisi su alcuni dei settori più colpiti.

L’intero documento è ricco di riferimenti alla situazione attuale, pertanto rappresenta una significativa conferma di quanto la Commissione Europea intenda promuovere un Programma sempre adeguato e attuale, per non lasciare i potenziali candidati alle azioni di mobilità senza le risorse che possono derivare dalla partecipazione e dall’incontro tra docenti, studenti e personale delle scuole e di tutti i settori educativi.

Carmelina Maurizio

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