Oggi si è riunito il gruppo dei corsisti Pas A059 dell’università Milano Bicocca. Dall’incontro sono emerse grosse difficoltà dovute alla difformità di trattamento rispetto alle altre università che hanno istituito i corsi. Risultano difficili i rapporti con alcuni insegnanti i cui corsi di taglio universitario vengono spacciati per corsi di didattica improponibili per alunni delle scuole medie.
In molti esami scritti non vengono esplicitati i criteri di valutazione in barba alla trasparenza. Chiedono prettamente contenuti di tipo nozionistico sotto forma di compiti scritti che poi vengono fatti valutare a giovani tutor che non hanno competenze in campo didattico.
Da un punto di vista organizzativo emergono preoccupazioni per l’ultima sessione di esami che si svolgerà nel periodo coincidente con gli scrutini ed esame di licenza media. Viene richiesto un carico di lavoro eccessivo a gente che frequenta quotidianamente le lezioni dalle 14.30 alle 18.30 e poi si trova anche ad affrontare i problemi della vita famigliare e lavorativa. Emerge inoltre la difformità di trattamento anche nei soli 2 gruppi della A59: nel primo gruppo ci sono mediamente il 6/% di bocciati e nel secondo circa il 25%, ciò dovuto alla soggettività con cui i docenti procedono nella valutazione. Non sono chiare a questo punto le intenzioni dell’Università che continua a caricare, umiliare e avvilire precari oramai disperati che hanno portato avanti con dedizione e amore la scuola italiana. Con leggerezza stanno precludendo l’opportunità di abilitarsi a tanti insegnanti che si troveranno senza lavoro e senza futuro.
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