I presidenti delle società italiane di filosofia contestano fortemente le nuove norme sulla formazione iniziale degli insegnanti: d’ora in poi un laureato in Pedagogia potrà diventare prof di Filosofia con soli 24 crediti universitari in quella materia.
Il Corriere della Serra pubblica la loro lettera di aperta alla ministra dell’istruzione
All’Onorevole Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Signora Valeria Fedeli
Gentile Ministra,
facendo seguito a quanto Le abbiamo in precedenza scritto per segnalarLe la situazione di grave disagio che si è venuta a determinare, con i recenti cambiamenti che riguardano le nuove modalità di accesso alla professione docente, per i laureati in Filosofia, ci permettiamo di sottoporLe alcune ulteriori considerazioni. In relazione allo Schema di decreto legislativo recante riordino, adeguamento e semplificazione del sistema di formazione iniziale e di accesso nei ruoli di docente nella scuola secondaria per renderlo funzionale alla valorizzazione sociale e culturale della professione (377) appena approvato, segnaliamo la necessità di esplicitare quanto segue, affinché i laureati in Filosofia non siano penalizzati rispetto ad altre tipologie di laureati che ora possono accedere all’insegnamento di questa disciplina:
1)I crediti ottenuti sostenendo esami nelle didattiche disciplinari (come ad esempio Didattica della filosofia, Didattica della storia, ecc.) rientrano a pieno titolo tra i 24 crediti necessari come requisiti di accesso al concorso (Articolo 5, comma 1, lettera b); le metodologie e tecnologie didattiche comprendono anche la didattica disciplinare.
2)Avendo la seconda prova scritta “l’obiettivo di valutare il grado delle conoscenze del candidato sulle discipline antropo-psico-pedagogiche e sulle metodologie e tecnologie didattiche”, escludere la possibilità, per i candidati alle classi di concorso A-18 o A-19, che anche la prima prova scritta riguardi le discipline antropo-psico-pedagogiche. La prima prova scritta in queste classi di concorso dovrà riguardare filosofia o storia.
3)Poiché si prevedono (Articolo 4, comma 3) “specifiche attività formative riservate a docenti di ruolo in servizio che consentano di integrare la loro preparazione al fine di poter svolgere insegnamenti anche in classi disciplinari affini o di modificare la propria classe disciplinare di titolarità, sulla base delle norme e nei limiti previsti per la mobilità professionale”, è necessario ricordare che la A-18 e la A-19 richiedono un numero di crediti disciplinari molto diversi, per cui né per il concorso, né per i docenti già in ruolo, deve essere possibile passare dalla A-18 alla A-19 senza i 60 crediti previsti per le discipline filosofiche e storiche.
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Come presidenti delle Società Scientifiche di area filosofica facciamo presente questo per salvaguardare la specificità disciplinare della laurea in Filosofia e la qualità dell’insegnamento di una materia fondamentale per la formazione dei giovani. Ricordiamo inoltre che già il Regolamento recante disposizioni per la razionalizzazione ed accorpamento delle classi di concorso a cattedre e a posti di insegnamento (del 22 febbraio 2016) contiene alcune criticità e un deciso sbilanciamento a sfavore dei laureati in Scienze filosofiche.
Ad esempio:
PER LA A-19 (Filosofia e storia): un laureato in Scienze filosofiche per accedere al concorso deve avere 36 crediti di Storia (e anche un laureato in Storia ne deve avere 36 in Filosofia); o inveceun laureato in Programmazione e gestione dei servizi educativi, Scienze dell’educazione degli adulti e della formazione continua, Scienze delle religioni, Scienze pedagogiche, Antropologia culturale ed etnologica, può accedere al concorso con soli 60 crediti totali tra storia e filosofia (settori M-FIL, M-STO ed L-ANT),di cui solo 24 necessariamente filosofici.
PER LA A-18 (Filosofia e scienze umane). un laureato in filosofia è messo sullo stesso piano dei laureati in Antropologia culturale ed etnologica, Programmazione e gestione dei servizi educativi e formativi, Psicologia, Scienze dell’educazione degli adulti e della formazione continua, Scienze della comunicazione sociale e istituzionale, Scienze della politica, Scienza delle religioni, Scienze pedagogiche, Sociologia, Scienze della comunicazione pubblica, d’impresa e pubblicità, Teorie e metodologie dell’e-learning e della media education; però i 96 crediti necessari per l’accesso alla classe di concorso non sono equamente distribuiti tra crediti filosofici e crediti in scienze umane; infatti sono previsti 24 crediti tra M-FIL e M-STO/05 e 72 crediti di area socio-psico-pedagogica.
La ringraziamo per l’attenzione e restiamo a disposizione per ogni chiarimento. Saremmo lieti di poterLe presentare di persona le più ampie ragioni che motivano le nostre richieste, tutte miranti a garantire una scuola secondaria che sviluppi nei giovani l’autonomia di giudizio e il pensiero critico attraverso l’insegnamento della Filosofia, disciplina particolarmente adatta a questo scopo.
Con i migliori saluti
Prof.ssa Beatrice Centi (Consulta Nazionale di Filosofia) Prof.ssa Giovanna Corsi (Società Italiana di Logica e Filosofia della Scienza) Prof. Elio Franzini (Società Italiana di Estetica) Prof.ssa Anna Elisabetta Galeotti (Società Italiana di Filosofia Analitica) Prof.ssa Silvia Gastaldi (Società Italiana di Storia della Filosofia Antica) Prof. Onorato Grassi (Società Italiana per lo Studio del Pensiero Medievale) Prof. Luca Illetterati (Società Italiana di filosofia teoretica) Prof. Michele Lenoci (Società Italiana di Storia della Filosofia) Prof. Francesco Miano (Società Italiana di Filosofia Morale) Prof.ssa Francesca Piazza (Società di Filosofia del Linguaggio) Prof. Emilio Spinelli (Società Filosofica Italiana)
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