I presidi protestano per le retribuzioni e saltano le nomine dei docenti. Stop alle chiamate dirette degli insegnanti che dovrebbero integrare gli organici delle scuole. Scatta la protesta dei dirigenti scolastici.
In Sicilia, come riporta l’edizione di Palermo de La Repubblica, sono tanti i presidi che hanno incrociato le braccia per la nomina dei prof.
“Non intendo rientrare dalle ferie in nessun caso e non procederò con la chiamata diretta”. Così il preside del liceo classico Meli di Palermo, Francesca Vella, che aderisce alla protesta estiva dei dirigenti scolastici che in molte scuole non effettueranno la cosiddetta “chiamata diretta” degli insegnanti.
“Se la chiamata diretta dobbiamo farla ad agosto, prima delle assegnazioni provvisorie e delle utilizzazioni – spiega Maurizio Franzò, a capo dell’Anp siciliana – ci asterremo anche noi. Abbiamo diritto alle ferie come tutti gli altri lavoratori”. L’Anp, oltre all’allineamento delle retribuzioni, chiede anche l’introduzione della figura del vicedirigente. “Se un preside è in malattia – continua Franzò – in una scuola si blocca tutto”.
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