Ci sarà anche un “gratta e vinci” per il protesta organizzata per il 24 ottobre dai sindacati maggioritari in tutta Italia.
Si tratta di un ‘gratta e vinci’ particolare, perchè ironizza sulle laboriose fasi di assunzioni previste dalla Legge 107 del 2015- E’ stato creato, per l’occasione, dalla Uil Scuola di Napoli, proprio per essere distribuito il giorno della mobilitazione a carattere territoriale: il riferimento è, in particolare, alla fase B del piano di immissioni in ruolo, contraddistinta dall’algoritmo ministeriale che ha assegnato la sede ai precari in modo automatizzato e senza mai esplicitare l’effettiva consistenza delle sedi rimaste vacanti sul territorio nazionale e provinciale.
Il 24 ottobre “la scuola entra nel cuore delle città” hanno scritto Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda, ricordando che gli obiettivi principali per i quali scendono di nuovo in piazza sono due: rinnovare i contratti e cambiare la Legge 107.
È arrivato il momento di “dare più valore al lavoro della scuola: è un’assoluta priorità, non siamo disponibili a subire passivamente un modello di scuola e di organizzazione del lavoro che mette in discussione valori e principi costituzionali”.
Sul rinnovo del contratto, fermo nella scuola dal 2009, non ci sono buone nuove: “Giudichiamo inaccettabile la decisione del Governo di stanziare solo 200 milioni, nella legge di Stabilità 2016, per il rinnovo dei contratti pubblici. I lavoratori della scuola vivono una gravissima emergenza retributiva e non meritano di essere ulteriormente umiliati con stipendi inadeguati, mancata valorizzazione professionale e cancellazione di diritti”.
{loadposition bonus}
Bruciano, poi, le mancate assunzioni dei docenti abilitati negli ultimi anni, non inseriti nelle GaE, e degli Ata, il cui turn over è stato “congelato” in attesa di conoscere il destino dei lavoratori perdenti posto delle province in via di cancellazione: sono tutti stati “ingiustamente esclusi dal piano delle immissioni in ruolo” e si tratta di una grave dimenticanza, “anche alla luce della sentenza della Corte di Giustizia Europea”.
Sono diverse le contestazioni in programma sabato 24 ottobre: una tammurriata per la scuola pubblica a Napoli (un corteo muoverà verso la Prefettura in Piazza del Plebiscito e sarà animato con ogni forma di strumento a percussione, anche improvvisato), un incontro pubblico con i cittadini a Trieste; a Venezia, in Campo S.Geremia, festa con informazione, musica, pane e salame; un corteo con lo slogan “…sbrogliamo la matassa” si snoderà per le vie di Ancona; in Umbria volantinaggio in occasione di Eurochocolate 2015; volantinaggio pure in tutte le scuole del Molise; fiaccolata, corteo e concerto finale a Bari.
Infine, è stato organizzato un doppio appuntamento di protesta in Sicilia: a Palermo davanti al teatro Massimo è previsto un gazebo e un palco dove si alterneranno interventi di sindacalisti e musica dal vivo; staffetta a Catania, in piazza Vincenzo Bellini, dove si alterneranno comizi e concerti.
Metti MI PIACE sulla nostra pagina Facebook per sapere tutte le notizie dal mondo della scuola
Dal 12 novembre scorso sono aperre le iscrizioni alle Rilevazioni Nazionali degli apprendimenti per l’anno…
La Federazione Gilda Unams, come riporta un comunicato, non ha sottoscritto la preintesa sull’integrazione ai…
Una questione contorta: uno studente dalla brillante carriera scolastica non è stato ammesso alla maturità…
Da qualche giorno è stato dato ufficialmente il via al secondo concorso Pnrr per diventare insegnante…
Riccardo aveva solo otto anni, metà dei quali trascorsi a combattere contro un tumore alla…
Come insegnano i docenti più giovani oggigiorno? Quali differenze con i colleghi più grandi? A…