Non abbiamo nessuna intenzione di procedere alla compilazione del nostro portfolio: lo hanno già messo nero su bianco diverse centinaia di dirigenti scolastici di tutta Italia.
Le motivazioni vanno ricercate nella situazione di disagio in cui si trovano ad operare – non da oggi – i dirigenti scolastici; motivazioni che vengono riassunte in una lettera di protesta indirizzata alla Minsitra Fedeli, agli Uffici scolastici regionali e alle organizzazioni sindacali.
Secondo i firmatari del documento, mancano “presupposti e tempi adeguati per un sereno percorso valutativo teso al miglioramento”.
I dirigenti ricordano, ma non ce ne sarebbe davvero bisogno visto che le scadenze sono stabilite proprio dal Miur, che nell’arco di poche settimane, anzi pochi giorni sono concentrati molti adempimenti tutti di assoluto rilievo: revisione del RAV e del PdM, valutazione dell’anno di prova dei neo-assunti, esami conclusivi del I e II ciclo, aggiornamento delle graduatorie di Istituto, acquisizione degli organici di diritto su piattaforma Sidi a funzionamento alterno, processo di valorizzazione del merito, progettazione PON, attuazione di percorsi ASL).
Nel documento si parla anche di “mancanza di reali strumenti per un efficace governo del sistema scuola (depotenziamento della ‘chiamata diretta’, inadeguatezza giuridica del CCNL dei docenti in relazione anche alle novità introdotte dalla L. 107/2015, ritardi nell’assegnazione definitiva degli insegnanti alle scuole, ecc., assegnazioni di docenti di potenziamento non coerenti con i PdM)” oltre che di “esiguità di risorse umane e finanziarie a supporto del miglioramento (carenza e/o e/o parziale adeguatezza del personale di segreteria anche alla luce delle continue e pressanti innovazioni specie nel versante della digitalizzazione)”.
Per non parlare dell’ “aggravio di incombenze di carattere burocratico (monitoraggi continui, reiterate richieste di dati già in possesso dell’Amministrazione, ecc.)” e delle sempre maggiori “responsabilità oggettive su questioni attinenti la sicurezza (ex D.Lgs 81/2008) al di fuori del controllo dei dirigenti scolastici”.
I firmatari del documento ci tengono però ad evidenziare di essere pienamente favorevoli sia “alla formazione in servizio di ogni categoria di lavoratori della scuola, a partire dai dirigenti” sia “alla valutazione, anche attraverso strumenti come il portfolio”.
Anzi, i dirigenti firmatari si dichiaramo ampiamente disponibili “a partecipare al processo di valutazione qualora si configuri come un percorso di supporto professionale e di valorizzazione delle caratteristiche peculiari del ruolo del dirigente scolastico e non sia relativo al solo dirigente scolastico, ma a tutto il personale sia docente che ATA”.
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