Al Governo non piace la decisione dei sindacati di indire un’assemblea sindacale di quattro ore il 15 settembre, primo giorno di attività didattiche nelle scuole del capoluogo toscano.
L’assemblea sindacale è stata indetta da Cgil, Cisl, Cobas, Snals e Gilda (la Uil si è “smarcata”) come forma iniziale di protesta contro la riforma. L’idea, per il momento solo locale, è stata immediatamente stroncata da sottosegretario all’Istruzione Gabriele Toccafondi. “Evitiamo di far arrivare lo scontro ideologico a scuola, nelle classi: la scuola è fatta per altro, per l’educazione e per la crescita dei nostri ragazzi, non è terreno di scontro ideologico o politico”, ha detto il rappresentante di Governo e Miur.
“Dispiace iniziare il primo giorno di scuola con uno sciopero, anzi nemmeno uno sciopero, un’assemblea sindacale, che quindi è retribuita”, ha aggiunto, parlando a margine delle celebrazioni per la Liberazione di Firenze. Secondo Toccafondi “la scuola è fatta per gli studenti: chiediamo a tutti i sindacati che si occupano della scuola rispetto per i ragazzi, per il lavoro e i soldi in più che stiamo mettendo per il settore. Noi continuiamo a dire che abbiamo investito, come Governo e come maggioranza, 3 miliardi di euro sulla scuola: centomila assunzioni, 200 milioni di euro in più per lo stipendio degli insegnanti, ma in modo premiale perché per la prima volta a scuola entra il merito, la valutazione, la qualità”.
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