È stato un autunno caldo quello che si è appena concluso per quanto riguarda le proteste e le mobilitazioni studentesche. Di questo si è occupata un’indagine del portale Skuola.net che ha intervistato 5mila alunni delle superiori. Ben 3 su 10 hanno affermato che nel proprio istituto c’è stata una qualche forma di protesta (occupazione, autogestione). Molte di queste sono avvenute nella parte finale dell’anno (a dicembre soprattutto). Dove non si è arrivati allo scontro aperto, in un caso su due si è comunque registrato un dissenso più leggero (lettere, assemblee ecc).
Per quanto riguarda le proteste, le più frequenti sono state le occupazioni (37%), seguite da co-gestioni (33%) e autogestioni (30%). Tra gli studenti, 7 su 10 hanno preso parte attivamente, il 48% lo ha fatto per condividere l’esperienza con i propri compagni.
Tra gli astenuti, un 23% pensa che queste esperienze fossero una perdita di tempo, un 20% ne ha approfittato per recuperare con lo studio, mentre a 1 su 5 è stato impedito dai genitori.
Infine sui motivi delle proteste, il 45% sostiene che derivino dagli edifici fatiscenti che li ospitano, per 8 alunni su 10 sono questioni interne alla scuola. Per un ragazzo su 3 le proteste sono andate a buon fine o hanno portato a qualche risultato.
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