Mentre il ministro Giannini anticipava i primi risultati della consultazione sulla “Buona Scuola”, esaltando la linea innovatrice voluta dal Governo, davanti all’ingresso del ministero dell’Istruzione scattava una doppia protesta.
Una delegazione del Coordinamento delle scuole di Roma-lavoratori autoconvocati si è presentato davanti al dicastero dell’Istruzione con un pacco di mozioni, deliberate dai collegi docenti, tutte critiche nei confronti del documento del Governo. “Ne abbiamo raccolte oltre 200. Sostanzialmente bocciano il piano del Governo e avanzano proposte concrete, ma non ce le fanno consegnare”, hanno detto i manifestanti ai giornalisti.
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Non troppo distante da loro manifestava un altro gruppo di lavoratori: quelli dell’Invalsi. “Nella Buona scuola un punto centrale riguarda la valutazione. E il nostro Istituto che dovrebbe coordinare il Sistema nazionale di valutazione si trova oggi, 15 dicembre – riporta l’Ansa – totalmente privo delle risorse economiche necessarie per svolgere questo importante compito. I 60 dipendenti a tempo determinato termineranno il loro contratto di lavoro il 31 dicembre e non ci sono soldi per rinnovare i contratti. I 30 dipendenti a tempo indeterminato non potranno in alcun modo ottemperare ai compiti previsti, compresa la prova Invalsi all’esame di Stato”.
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