I 355 vincitori del concorso per dirigente scolastico svoltosi in Lombardia (quello, per intenderci, delle “buste trasparenti” o forse uno dei più controversi della storia della scuola italiana), pur avendo concluso l’odissea concorsuale non potranno occupare già dal prossimo lunedì la presidenza ad essi assegnata, come in un primo momento disposto dall’USR Lombardia.
Infatti, come già detto in un nostro altro articolo, mentre l’Ufficio scolastico regionale della Lombardia disponeva l’incarico, arrivava il contrordine del Miur che, con una nota lapidaria di poche righe, chiariva che le nomine saranno soltanto giuridiche e che per quanto riguarda l’effettiva assunzione di servizio dei 355 vincitori del concorso si dovrà attendere l’inizio del nuovo anno scolastico.
Perché questa disposizione tempestiva da parte del Miur? Sembrerebbe che il Miur, ascoltati i sindacati (ma neppure tutti, per la verità) abbia assunto questa decisione per garantire principalmente la continuità didattica a migliaia di studenti, che avrebbero, altrimenti, visto cambiare in corsa centinaia di docenti.
Infatti i 355 vincitori di concorso sono docenti attualmente in servizio in qualità di insegnanti curricolari e il loro nuovo incarico avrebbe aperto il valzer delle supplenze a cascata.
La cosa non è stata digerita per nulla da alcune figure politiche di rilievo che si occupano di scuola ed hanno seguito con interesse la questione. Una di queste si trova anche a fare dichiarazioni forti essendo parte in causa.
Si tratta nello specifico del responsabile scuola di Forza Italia l’onorevole Elena Centemero, anche lei vincitrice del concorso e assegnanta dall’USR Lombardia all’Istituto Superiore di Vimercate.
Con evidente rammarico la Centemero dichiara: “Se è vera la notizia secondo cui un importante sindacato nazionale avrebbe molto pesato sulla decisione della Ministra Giannini di non immettere in ruolo i vincitori del concorso per dirigenti scolastici in Lombardia allo scopo di tutelare i supplenti precari, iscritti al sindacato stesso, suggerisco al Presidente Renzi di scegliere un’altra Ministra che abbia meno a cuore il placet sindacale. Ma forse Renzi non rappresenta quel cambiamento che, a parole, vorrebbe far credere”.
Noi pensiamo che il Ministro Giannini abbia fermato questa disposizione dell’USR Lombardia a tutela degli studenti, che hanno tutto il diritto di chiudere l’anno scolastico con il corpo docente che lo ha iniziato; e pensiamo anche che in questo frangente l’On. Centemero, che è parte in causa, avrebbe fatto meglio a tacere nel merito di una disposizione che la riguarda personalmente.
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