Se il 6 luglio la Flc-Cgil ha organizzato un presidio davanti al Senato per protestare contro quello che anche la Gilda ha definito “un durissimo colpo alla scuola pubblica statale” (si veda precedente articolo pubblicato in questo sito) nella manovra finanziaria approvata dal Consiglio dei ministri, il giorno successivo, il 7 luglio, si annuncia come un giovedì “caldo”.
A Bari i sindacati torneranno a mobilitarsi unitariamente, dopo tantissimo tempo, contro i tagli all’organico del personale docente e Ata. Per giovedì mattina, a partire dalle ore 10.00, Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams hanno organizzato una manifestazione e un grosso striscione sarà collocato davanti alla sede dell’Ambito territoriale di Bari (ex Provveditorato agli studi); saranno chiamati a raccolta i lavoratori per richiedere una deroga ai tagli di organico, “necessaria per garantire il funzionamento ordinario delle scuole baresi”.
Sempre il 7 luglio, ma in serata, alle ore 21.15 (presso il Giardino dei Ciliegi, in via dell’Agnolo 5) a Firenze è in programma un incontro pubblico “per un impegno unitario in difesa della scuola statale”.
Il Tavolo regionale per la difesa della scuola statale, che promuove l’incontro, ritiene “che tutte le forze e le istituzioni che vogliano difendere il ruolo istituzionale che la Costituzione assegna alla scuola statale, debbano impegnarsi per costruire, nel rispetto dei diversi ruoli, un’azione unitaria , a tutti i livelli, su una piattaforma concreta e condivisa”, in considerazione del fatto che “il Governo continua nella sua politica di tagli alla spesa per la scuola statale con una conseguente dequalificazione dell’attività didattica e formativa e con gravissimo disagio per le famiglie anche a causa della forte riduzione del tempo pieno e dei posti di sostegno”.
All’incontro fiorentino invitati rappresentanti politici e sindacali, comitati dei genitori ed insegnanti.
Segnaliamo, inoltre, che giovedì 7 luglio è stato proclamato, per l’intera giornata, uno sciopero dei lavoratori della formazione professionale siciliana, che si terrà a Palermo.
Flc Cgil Sicilia, Cisl Scuola Sicilia, Uil Scuola Sicilia chiedono un incontro al Presidente della Regione “per ottenere le necessarie garanzie sul futuro della formazione professionale in Sicilia ed il pagamento degli stipendi al personale attraverso interventi rapidi e specifici per le differenti situazioni ormai esistenti tra gli stessi Enti”.
In particolare, i sindacati chiedono che vengano rispettati gli impegni assunti “per sbloccare l’emergenza del settore (retribuzioni e occupazione)” e siano affrontate “le questioni di prospettiva per una riorganizzazione del settore”.
Senza dimenticare che proprio il 7 luglio è previsto l’ultimo giorno del presidio davanti Montecitorio dei docenti abilitandi e abilitati esclusi dalle Gae, che rivendicano il loro inserimento nelle graduatorie ad esaurimento.