Attualità

Protezione civile ed esercito per mantenere aperte le scuole, lo dice Maddalena Gissi (Cisl Scuola)

Per  garantire il funzionamento della scuola in presenza non bastano “pannicelli caldi”, ma ci vogliono scelte impegnative: è questo in sintesi il senso di una dichiarazione di poche ore fa della segretaria nazionale della Cisl Scuola Maddalena Gissi che – secondo quanto riporta una nota dell’Ansa – afferma: “Se il governo vuole veramente tenere aperta la scuola si mettano in campo tutte le forze, dalla Protezione civile per fare tamponi rapidi, ai mezzi di trasporto dell’Esercito per portare i ragazzi a scuola”.
“Per tenere insieme i problemi prodotti dall’epidemia e l’apertura delle scuole – aggiunge Gissi –  servono scelte forti e coraggiose”.

“Se emergenza è – evidenzia ancora Gissi – emergenza sia e davanti ad ogni scuola è necessario un immediato intervento per effettuare i tamponi rapidi e non a seconda delle regioni e dei finanziamenti messi a disposizione ma perché l’intervento della protezione civile avrebbe proprio il fine di proteggere il nostro paese, i nostri bambini e i nostri ragazzi”.
“D’altronde – conclude la segretaria nazionale – se ci fosse un’alluvione o un terremoto chi manderebbe i mezzi di soccorso? La Protezione civile. La scuola ha bisogno di aiuto”.

Le parole della segretaria nazionale della Cisl Scuola arrivano nel corso di una giornata delicata e convulsa, resa ancora più difficile dalla decisione del presidente della Regione Campania di chiudere le scuole fino al 30 ottobre. Decisione che potrebbe essere imitata nei prossimi giorni anche da altre regioni con esiti difficili da prevedere al momento.

Un commento molto amaro su quanto accade in Campania arriva dall’ex dirigente tecnico Raffaele Iosa“Capisco gli attuali rischi dell’aumento della pandemia, lo scarso lavoro fatto in estate per i trasporti a scuola, le difficoltà del tracing, i rischi di intasare gli ospedali. Ma chiudere tutte le scuole dalla sera al mattino? Un lockdown generalizzato anche per i paesini del Cilento? Anche per i bambini che vanno a scuola a piedi? Con tutto l’impegno encomiabile delle scuole a prepararsi in sicurezza? Ancora una volta il significato simbolico di questo evento è che la scuola è l’ultima e la più facile da chiudere. Qualsiasi DaD non leverà l’effetto sociale e culturale di questa decisione”.
“Se si vuole davvero la scuola –
conclude Iosa – non ci si deve dormire la notte come avrebbe detto Don Milani. Se si vuole la scuola si crea e si inventa”

Reginaldo Palermo

Articoli recenti

Concorso ordinario Pnrr 2024, non vengono valutati i titoli informatici e le certificazioni linguistiche inferiori quelle di livello C1

Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…

22/12/2024

Concorso docenti 2024, costituzione delle commissioni giudicatrici, presentazione della domanda

Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…

22/12/2024

Docenti supplenti, ecco quando ai precari spetta la continuità del contratto per il periodo di vacanza e sospensione dell’attività didattica

Una docente precaria con un contratto a tempo determinato da parte del dirigente scolastico fino…

22/12/2024

Legge di bilancio: mancano risorse per le famiglie che mandano i figli nei centri estivi

Finita la scuola, a giugno, molte famiglie potrebbero essere in diffcoltà perchè non avranno la…

22/12/2024

Grammatica valenziale, esempi e pratiche: perché è importante agire sul ragionamento più che sulla memoria

La grammatica valenziale insegna a comprendere la struttura della frase ragionando sui legami tra parole,…

22/12/2024

Cooperative learning, cosa fa l’insegnante facilitatore? Ecco come svolgere bene questo ruolo

Nel cooperative learning, l'insegnante facilitatore guida, osserva e supporta il lavoro di squadra. Organizza attività,…

22/12/2024