Il paragrafo 7 del Protocollo per il rientro a scuola in sicurezza sottoscritto lo scorso 6 agosto fra la ministra Azzolina e le OO.SS. della scuola detta disposizioni relative alla gestione di una persona sintomatica all’interno dell’istituto scolastico.
Nel caso in cui una persona presente nella scuola sviluppi febbre o sintomi di infezione respiratoria quali la tosse, secondo il Protocollo, si dovrà procedere al suo isolamento in base alle disposizioni dell’autorità sanitaria contenute nel Documento tecnico, aggiornamento del 22 giugno u.s., alla sezione “Misure di controllo territoriale”, reperibile negli allegati a questo documento che ha individuato la procedura da adottare nel contesto scolastico.
Essa prevede che in caso di comparsa a scuola in un operatore o in uno studente di sintomi riconducibili ad una diagnosi di infezione da SARS-CoV-2, la persona interessata dovrà essere immediatamente isolata e dotata di mascherina chirurgica, e si dovrà provvedere al ritorno, quanto prima possibile, al proprio domicilio, per poi seguire il percorso già previsto dalla norma vigente per la gestione di qualsiasi caso sospetto. Per i casi confermati, le azioni successive saranno definite dal Dipartimento di prevenzione territoriale competente, sia per le misure quarantenarie da adottare previste dalla norma, sia per la riammissione a scuola secondo l’iter procedurale altrettanto chiaramente già normato.
La presenza di un caso confermato necessiterà l’attivazione da parte della scuola di un attento monitoraggio da avviare in stretto raccordo con il Dipartimento di prevenzione locale al fine di identificare precocemente la comparsa di possibili altri casi che possano prefigurare l’insorgenza di un focolaio epidemico.
In tale situazione, l’autorità sanitaria competente potrà valutare tutte le misure ritenute idonee al fine di garantire una risposta rapida in caso di peggioramento della situazione con ricerca attiva di contatti che possano interessare l’ambito scolastico. Si raccomanda, a tal proposito, di prevedere, nell’ambito dei Dipartimenti di prevenzione territoriali, un referente per l’ambito scolastico che possa raccordarsi con i dirigenti scolastici al fine di approntare un efficace contact tracing e dare risposta immediata in caso di criticità.
Gli esercenti la potestà genitoriale, in caso di studenti adeguatamente e prontamente informati, si raccorderanno con il medico di medicina generale o pediatra di libera scelta per quanto di competenza.
Nel contesto delle iniziative di informazione rivolte agli alunni, genitori e personale scolastico sulle misure di prevenzione e protezione adottate, si ravvisa, nel documento, l’opportunità di ribadire la responsabilità individuale e genitoriale.
Si tratta, in buona sostanza, dell’implementazione di un sistema di raccordo tra sistema scolastico e sistema sanitario nazionale quale misura di grande rilievo, nel contesto emergenziale in atto, per supportare le Istituzioni scolastiche nella realizzazione dei compiti assegnati per lo svolgimento di un anno scolastico in piena sicurezza consentendo la tempestiva individuazione di situazioni locali meritevoli di misure di contenimento della diffusione epidemica a tutela della salute dei lavoratori e degli studenti.
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