Dopo un lungo confronto, sindacati e Ministero hanno trovato un punto di incontro e hanno sottoscritto l’intesa che recepisce il Documento prodotto dal Comitato tecnico-scientifico con le misure atte a garantire lo svolgimento in presenza degli esami di Stato del secondo ciclo.
Il nodo più difficile da sciogliere era quello relativo al ruolo delle rappresentanze sindacali a livello di singola istituzione scolastica.
Alla fine del confronto l’accordo è stato raggiunto.
L’applicazione del Protocollo nazionale dovrà essere oggetto di intesa a livello di istituzione scolastica fra il dirigente scolastico e le rappresentanze sindacali.
L’intesa, però, dovrà essere sottoscritta entro 7 giorni e potrà riguardare materie molto precise: fornitura dei dispositivi di sicurezza; utilizzazione e igienizzazione degli spazi; formazione del personale; intensificazione ed eventuale lavoro straordinario del personale.
Ove l’intesa non dovesse essere siglata entro il termine previsto di 7 giorni il dirigente scolastico potrà regolare la materia attraverso un proprio atto unilaterale.
Nei loro comunicati le organizzazioni sindacali firmatarie (Flc, Cisl-Scuola, Uil-Scuola, Snals, Anief, Anp e Dirigenti Scuola) sottolineano che l’accordo contiene aspetti importanti, come quelli riferiti alla sanificazione che dovrà essere fatta da ditte specializzate (ai collaboratori scolastici spetterà soltanto l’igienizzazione dei locali) e all’impegno del Ministero di assegnare alle scuole le risorse necessarie per coprire le spese connesse con lo svolgimento in sicurezza degli esami.
L’accordo non è stato siglato dalla Gilda che ritiene che il Protocollo esponga tutti, in modo del tutto irragionevole, al rischio di un aumento significativo dei contagi anche a causa degli spostamenti sul territorio di presidenti e commissari d’esame.
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