In effetti a una lettura attenta, e non tendenziosa, scopriamo che la C.M. n. 46 del 26 maggio 2011, che conferma le disposizioni della circolare n. 49 del 20 maggio 2010, si limita solo ad affermare: “si ravvisa l’opportunità che il collegio docenti preveda anche autonoma valutazione per la seconda lingua straniera all’interno dell’esame di Stato”.
In sintesi il ragionamento è il seguente: dal momento che l’insegnamento della seconda lingua è giunto ormai a sistema in modo generalizzato e consolidato, tanto da considerare superata la fase transitoria e sperimentale prevista dalla C.M. n. 28/2007, al punto che solo il 18% di scuole medie non vi hanno ancora aderito, potrebbe diventare logico che i ragazzi sostengano la prova scritta obbligatoria di seconda lingua all’esame di licenza.
Ricordiamo la discesa in campo contro la circolare del 26 maggio della più importante associazione di dirigenti scolastici italiana: l´Anp. Con una lettera inviata al Ministero di viale Trastevere lo scorso primo giugno, l´associazione nazionale presidi aveva chiesto il ritiro del documento. “Si chiede – si leggeva nella lettera firmata dal presidente, Giorgio Rembado – di valutare l’opportunità di diramare una nota integrativa che consenta agli istituti scolastici di gestire l´esame di Stato 2010/2011 secondo le deliberazioni già assunte dai rispettivi collegi docenti”.
Ma giunge la precisazione del Miur che con un comunicato stampa del 7 giugno afferma: “Per quanto riguarda la prova scritta della seconda lingua straniera nell’ambito dell’esame di stato, il Miur conferma le indicazioni contenute dalla circolare n. 46 del 26 maggio 2011 che stabilisce l’autonomia dei collegi dei docenti nella scelta della prova scritta.
Il Ministero precisa inoltre che già il 90% delle scuole medie ha svolto negli anni precedenti un’autonoma prova scritta sulla seconda lingua straniera comunitaria. La circolare del 26 maggio scorso sottolinea solo l’opportunità di uniformare i criteri valutativi delle scuole. La decisione sulla prova spetta comunque al collegio dei docenti”.
A decidere se adottare o meno il secondo scritto sarà, comunque, il collegio dei docenti nella sua sovranità e, se ci sono scuole in difficoltà dal punto di vista organizzativo, potranno tranquillamente rinviare la nuova modalità al prossimo anno. In effetti la circolare nulla imponeva, ma tutto auspicava, lasciando ai collegi dei docenti l’ultima decisione.
Malgrado il comunicato stampa, però, la Cisl scuola con una nota chiede ufficialmente che il Miur dia gli opportuni chiarimenti: “I contenuti della recente circolare n. 46/2011 sono stati ampiamente ripresi sui mezzi di informazione in termini che non sempre ne hanno favorito una corretta lettura. In particolare, è stata avvalorata la tesi secondo cui l’effettuazione e la separata valutazione della prova scritta della “seconda lingua straniera” si configuri, da quest’anno, come una scelta obbligata per tutte le scuole. La Cisl-Scuola chiede che l’Amministrazione emani un urgente chiarimento, volto a precisare la corretta interpretazione di quanto previsto dalla citata circolare 46, riconoscendo per l’anno scolastico in corso la piena legittimità delle deliberazioni assunte ad oggi dalle singole istituzioni scolastiche”. In effetti la circolare nulla imponeva, ma tutto auspicava, lasciando ai collegi dei docenti l’ultima decisione. Much ado about nothing o urge una retromarcia improvvisa?