Da quest’anno scolastico le prove Invalsi 2018 si svolgeranno con alcune importanti novità.
La principale, riguarda le classi terze della scuola secondaria di I grado; infatti, la partecipazione alle prove Invalsi da quest’anno sarà requisito d’ammissione all’Esame, ma non inciderà sulla votazione finale. Inoltre, lo svolgimento è anticipato ad aprile e a Italiano e Matematica si aggiunge l’Inglese.
Ma non solo: le prove si svolgeranno al computer, in modo da mettere in soffitta la vecchia amata carta. Ma la scuola italiana è pronta per questa svolta digitale? Le scuole hanno realmente a disposizione pc e connessioni adeguate in quantità e qualità per sostenere tali prove?
I dirigenti scolastici non sembrano molto convinti, anzi credono che l’innovazione possa trasformarsi da subito in caos: “La mia sensazione – spiega al Corriere della Sera.it Mario Rusconi presidente Anp Lazio – è che ci saranno molte difficoltà a mettere in moto la macchina informatica. Non tutte le scuole hanno strumentazioni in grado di supportare gli impegni che si sbandierano”.
Di conseguenza, anche per questo motivo, lo svolgimento delle prove non avverrà più simultaneamente nello stesso giorno e alla stessa ora per tutti gli allievi delle scuole italiane, le prove varieranno da studente a studente e all’interno di una stessa scuola o anche di una stessa classe la prova può avvenire in orari o giorni diversi.
Risulta evidente quindi, che saranno le scuole stesse ad organizzare il calendario delle prove, stabilendo in base al numero di alunni per il numero di pc disponibili, come dovranno svolgersi le prove: “Si tratterà di organizzare un servizio, nulla di particolarmente difficile – sdrammatizza il dirigente scolastico distaccato al sindacato Giorgio La Rocca -. Se dovesse mancare la connessione in un plesso, vuol dire che gli studenti si trasferiranno nell’aula computer di un altro plesso dello stesso istituto comprensivo”.
Conciliante anche il neo presidente ANP Antonello Giannelli : “ ritengo che il personale scolastico ce la farà a far fronte a quest’emergenza. La modalità telematica è più efficiente, oggettiva e trasparente e la correzione diventa automatica”.
Nel frattempo, i docenti non potranno fare lezione nel corso dello svolgimento delle prove, e considerando che non si tratterrà di giorni e orari unici, ma di gruppi di studenti che si sposteranno di volta in volta.
Le prove si svolgeranno nell’ambito di una finestra temporale che va dal 4 aprile 2018 al 21 aprile 2018. Inoltre, la durata delle prove sarà di 75 minuti per Italiano e Matematica, mentre per la prova di inglese ci saranno 90 minuti di tempo.
Segnaliamo che in merito allo svolgimento delle prove, l’Invalsi ha messo a disposizione delle scuole i seguenti documenti:
Con riferimento, in particolare, al primo ciclo, l’INVALSI ha pubblicato una nota riferita alle prove che si realizzeranno già in questo anno scolastico. Esse sono riferite ai traguardi previsti dalle Indicazioni nazionali per il curricolo del primo ciclo di istruzione e, di conseguenza, ai livelli del QCER (Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue).
Alla nota sono allegati 6 esempi di lettura e 7 esempi di ascolto, distinti in base al livello del quadro di riferimento (A1 oppure A2) e alla competenza oggetto di osservazione (lettura e ascolto).
"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…
I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…
È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…
Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…
Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…
Una docente precaria con un contratto a tempo determinato da parte del dirigente scolastico fino…