Continua il sondaggio della Tecnica della Scuola, con 3 domande, per conoscere l’opinione dei lettori sulla prova Invalsi e sulle perplessità legate alle novità dei test computer based, vera incognita di quest’anno per i ragazzi di scuola media.
I risultati appaiono piuttosto definiti e saranno resi noti non appena sarà conclusa la rilevazione. Come abbiamo scritto in precedenza, i docenti sembrano piuttosto disaffezzionati verso le prove Invalsi, anche per le problematiche legate ai pc e alla connessione internet che in molte scuole sembrano essere carenti o comunque non sufficienti.
L’animatore digitale riuscirà ad essere all’altezza della situazione?
Ma c’è un altro punto non non contemplato dalla rilevazione, che però merita di essere approfondito, ovvero quello legato alla figura dell’animatore digitale impegnato nelle prove Invalsi.
La figura dell’animatore digitale, ricordiamo, è stata introdotta con la legge 107/2015, e va compreso nel più ampio progetto di PNSD, ovvero Piano Nazionale Scuola Digitale.
L’animatore digitale affianca il Dirigente scolastico e il Direttore dei Servizi Amministrativi (DSGA) nella progettazione e realizzazione dei progetti di innovazione digitale contenuti nel PNSD. E pertanto, in questo caso, sarà il supporto tecnico-organizzativo per lo svolgimento dei test Invalsi.
Ma questi docenti sono effettivamente preparati a dovere? Riusciranno, data la natura digitale delle prove Invalsi per le scuole medie, a supportare docenti e alunni, in caso di malfunzionamenti o dubbi informatici? E bastano per ogni scuola?
Intanto esiste un problema di natura numerica: come segnalato da un nostro lettore, Ernesto Ciraci, un docente di scuola secondaria di primo grado, l’animatore digitale è assegnato 1 per ogni scuola. Ma le scuole, specie gli istituti comprensivi, possono avere più plessi. Risulta evidente che l’organizzazione delle prove Invalsi su più plessi, con un solo animatore digitale, risulta alquanto svantaggiosa e ricca di interrogativi, dato che l’animatore digitale non ha il dono dell’ubiquità.
Non si può pretendere da un animatore digitale la competenza di un tecnico informatico
In seconda battuta, esiste una altro problema: mentre alle scuole superiori si può fare benissimo riferimento ad un tecnico informatico, che costituisce un valido supporto tecnico, l’animatore digitale è un docente, quasi sempre di educazione tecnica, che non è detto abbia le competenze necessarie per far fronte ad un blackout dei pc o a problemi legati alla connettività o a qualsiasi altro imprevisto. E’ vero che tale docente-animatore dovrà conseguire i 25 crediti con i corsi su piattaforma SOFIA: “su richiesta dei docenti che utilizzano la nostra Aula01, nello specifico le Prove Invalsi Digitali Simulate, organizzeremo dei corsi, finalizzati all’apprendimento delle funzionalità dalla piattaforma Aula01 per il miglioramento della didattica digitale, il docente partecipandovi assolverà all’obbligo formativo delle 25 ore c.f.u. ed arricchirà il proprio portfolio professionale”.
Ma appare piuttosto difficile che 25 crediti acquisiti con la piattaforma SOFIA possano realmente fornire capacità informatiche da tecnico informatico. E non si parla soltanto sulla base di riflessioni. Nei giorni scorsi molti lettori impegnanti con le simulazioni ci hanno raccontato delle difficoltà tecniche a cui sono andati incontro e hanno posto l’accento anche sull’inadeguatezza dell’animatore digitale che, ripetiamo, non può avere le stesse competenze di un tecnico informatico. Competenze che il singolo docente potrebbe anche avere, ma che non è tenuto a possedere.
Le date e le novità
Ricordiamo che le prove Invalsi 2018 si svolgeranno dal 4 al 21 aprile, secondo calendari specifici per ciascuna istituzione scolastica, che comprenderanno le prove nazionali di italiano, matematica e inglese, valide come prove Invalsi per la terza media.
Inoltre, ricordiamo che fra le novità più importanti per questo anno scolastico, c’è senza dubbio la somministrazione delle prove al PC, ovvero in modalità computer based. Infatti, i test si svolgeranno al computer, interamente on line e in più sessioni organizzate autonomamente dalle scuole.
Bisogna anche ricordare il nuovo rapporto tra le prove INVALSI e l’esame di Stato conclusivo del primo ciclo d’istruzione. Infatti, è stata rafforzata la distinzione tra la valutazione interna, di piena ed esclusiva competenza della scuola, e la valutazione esterna che persegue finalità differenti e che, affinché sia tale, deve essere assegnata a un soggetto terzo rispetto alla scuola.
Pertanto, da quest’anno lo svolgimento delle prove INVALSI, ma non il loro esito, rappresenta per l’allievo uno dei requisiti di ammissione all’esame di Stato e il risultato di ciascun allievo nelle prove, espresso in livelli descrittivi, è riportato in un’apposita sezione della certificazione finale delle competenze.
La prova d’Inglese, articolata in una sezione rivolta alla comprensione della lettura e una alla comprensione dell’ascolto.
Tale prova d’Inglese sarà una prova bilivello: A1 e A2. In questo modo è possibile restituire gli esiti degli allievi nella certificazione delle competenze anche per coloro che non raggiungono il livello A2.
Come saranno le prove
Per quanto riguarda i contenuti della prova d’italiano e di matematica, essi saranno in perfetta continuità con quelli delle prove degli anni passati, mentre quelli della prova d’inglese sono in linea con quanto previsto dal Quadro comune europeo di riferimento delle lingue.
Per questo non potranno più avvenire nello stesso giorno e alla stessa ora e di conseguenza non potranno più essere uguali per tutti ma varieranno da studente a studente.
I quiz si comporranno di domande estratte da un vasto repertorio di quesiti tutti uguali per livello di difficoltà e struttura.
I tre avranno inoltre il 10 per cento di domande in meno rispetto alle edizioni precedenti (in cui il numero di domande cambiava ogni anno) e verrà concesso più tempo: 15 minuti in più. In altre parole, per risolvere i diversi item gli studenti avranno a disposizione 90 e non più 75 minuti.
Le prove Invalsi per la seconda classe delle superiori, Italiano e matematica, saranno proposte ed effettuate online, tramite computer.
Ecco un facile prontuario con tutte le informazioni utili (fonte Invalsi)
Simulazione delle prove
ESEMPI INGLESE (clicca qui)
ESEMPI COMPUTER BASED (clicca qui)
Normativa
- Nota MIUR n. 2936/2018 Indicazioni per lo svolgimento delle prove INVALSI
- Nota circolare prot. n. 1865 del 10 ottobre 2017 – Indicazioni in merito a valutazione, certificazione delle competenze ed Esame di Stato nelle scuole del primo ciclo di istruzione
- DM 742_2017 Allegato A Allegato B
- Decreto legislativo n. 62 del 13 aprile 2017 – Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato
- Legge n.107 del 2015
- DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 28 marzo 2013, n. 80 [link esterno]
- Direttiva MIUR 11 del 18.09.2014 [link esterno]
- Designazione incaricato trattamento dati personali
Scadenzario
Le prove si svolgeranno secondo il seguente calendario:
- 3 maggio 2018: prova d’Inglese (V primaria);
- 9 maggio 2018: prova di Italiano (II e V primaria) e prova di lettura (solo per le classi campione della II primaria);
- 11 maggio 2018: prova di Matematica (II e V primaria);
- in un arco di giorni indicati da INVALSI, le classi III della scuola secondaria di primo grado sostengono le prove di Italiano, Matematica e Inglese dal 04.04.2018 al 21.04.2018;
- in un arco di giorni indicati da INVALSI, le classi II della scuola secondaria di secondo grado sostengono le prove di Italiano e Matematica, comprensive anche del questionario studente, dal 07.05.2018 al 19.05.2018
Tutte le date da avere in mente (clicca qui)