I dati (disastrosi) delle prove Invalsi sono sotto gli occhi di tutti. La Tecnica della Scuola, nei giorni scorsi, ha dato ampio spazio all’argomento con analisi e interviste.
Il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, durante la presentazione dei dati si è detto “preoccupato” per la situazione e ha annunciato interventi di sistema per migliorare la situazione.
In un’intervista a Libero, il ministro rincara la dose: “Dobbiamo rimettere al centro la scuola in una visione complessiva, di un progetto che veda coinvolte di più le istituzioni territoriali”.
Sul motivo per cui i ragazzi del Sud prendano voti più volti rispetto a quelli del Nord, Bussetti è chiaro: “Il tema esiste e va analizzato per bene. Quest’anno, infatti, con la maturità abbiamo usate griglie nazionali per la correzione delle prove per rendere il voto meno arbitrario e disomogeneo”.
Altro tema caldo è quello della regionalizzazione: “Sulla scuola ci stiamo muovendo con rispetto e cautela. Dobbiamo però dare risposte concrete alle regioni e ai cittadini”.
Il Miur ha in cantiere misure importanti per far fronte al divario territoriale e continueremo in tal senso: abbiamo stanziato 50 milioni per il contrasto alla povertà educativa, oltre 35 milioni nel Piano per la scuola digitale, 100 milioni per nuovi laboratori all’avanguardia e per biblioteche e 20 milioni per la formazione dei docenti; infine 4 milioni per scuole situate in aree a rischio per contrastare la dispersione.
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