Come abbiamo scritto ieri nel decreto legge 19, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 2 marzo, contenente disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), c’è una disposizione che sta facendo discutere.
Ecco cosa prevede il decreto, all’articolo 14: “In una specifica sezione sono indicati, in forma descrittiva, i livelli di apprendimento conseguiti nelle prove scritte a carattere nazionale di cui all’articolo 19 [si tratta appunto delle prove Invalsi, ndr], distintamente per ciascuna delle discipline oggetto di rilevazione e la certificazione sulle abilità di comprensione e uso della lingua inglese”.
I risultati delle prove Invalsi, in soldoni, entreranno a far parte in qualche modo del curriculum dello studente allegato al diploma finale rilasciato al termine del secondo ciclo di istruzione, la cosiddetta maturità. Quali conseguenze? Si può davvero parlare di schedatura degli studenti? Quando entrerà in vigore il provvedimento? Di questo e altro parliamo con il vicedirettore della Tecnica della Scuola, Reginaldo Palermo.
Le Linee guida per l’orientamento, adottate con il D.M. 22 dicembre 2022, n. 328, hanno introdotto a partire dal corrente anno scolastico l’E-Portfolio quale strumento di supporto all’orientamento, che è messo a disposizione degli studenti all’interno della Piattaforma “Unica”.
L’E-Portfolio rappresenta un’innovazione tecnica e metodologica per rafforzare, in chiave orientativa, il “consiglio di orientamento”, per la scuola secondaria di primo grado, e il “curriculum dello studente, per la scuola secondaria di secondo grado”, ricomprendendoli in un’unica interfaccia digitale.
Di conseguenza, a partire da quest’anno scolastico risultano modificate le modalità di predisposizione da parte degli studenti e di rilascio del Curriculum dello studente, un documento di riferimento importante per l’esame di Stato e per l’orientamento, che è allegato al diploma ai sensi del D.Lgs. n. 62/2017 e deve essere rilasciato ai candidati sia interni sia esterni.
Il curriculum dello studente è strutturato in diverse parti. La prima parte contiene tutte le informazioni relative al percorso di studi, al titolo di studio conseguito, ad eventuali altri titoli posseduti, ad altre esperienze svolte in ambito formale. Una seconda parte riguarda le certificazioni di tipo linguistico, informatico o di altro genere.
L’ultima sezione serve per descrivere le altre attività extrascolastiche nelle quali lo studente si è impegnato: possono essere attività in ambito professionale, sportivo, musicale, culturale e artistico, di cittadinanza attiva e di volontariato.
Come abbiamo scritto lo scorso 1° marzo i maturandi hanno iniziato sostenere le prove Invalsi, test su tre materie: italiano, matematica e inglese. La partecipazione è tra i requisiti per l’ammissione all’esame di Stato ma l’esito non influirà sulla votazione finale di giugno.
A livello nazionale la finestra dei test terminerà il 27 marzo. In una lettera dello scorso dicembre l’INVALSI ha richiamato il calendario delle prossime rilevazioni. Le prove si svolgono al computer.
Secondo quanto comunicato da Invalsi attraverso un comunicato le prove che si sono svolte all’avvio sono state 41mila e tutto si è svolto regolarmente. Gli studenti coinvolti in totale sono 529mila.
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