Per contrastare il boicottaggio delle prove per la rilevazione degli apprendimenti, l’Invalsi ha deciso di coinvolgere gli studenti in una massiccia operazione di comunicazione.
Nei prossimi giorni, infatti, nelle scuole superiori verrà distribuito un volantino che illustra modalità e motivazioni della rilevazione.
“Le prove – si legge nel volantino – servono per monitorare il Sistema nazionale d’Istruzione e confrontarlo con le altre realtà comunitarie ed europee”.
In particolare, sottolinea l’Invalsi, esse servono “a ciascuno studente perché è un diritto conoscere il livello di competenze raggiunto” ma anche alle singole istituzioni scolastiche “per l’analisi della situazione al fine di mettere a punto eventuali strategie di miglioramento” e allo stesso Ministero dell’ Istruzione “per operare investimenti e scelte politiche”
“Le prove sono importanti – spiegano i tecnici dell’Invalsi – perché permettono di confrontare ciascuna classe e ciascuna scuola con l’intero Paese, con le macroaree geografiche, con le singole regioni/province e con le scuole della stessa tipologia”
“Le prove – aggiunge ancora l’Invalsi – servono a confrontarsi col sistema nel suo complesso e rappresentano uno strumento in più ma non sostituiscono la valutazione dell’insegnante”.
E poi una spiegazione di carattere didattico: “Per la secondaria di II grado, le prove sono uguali per tutti i tipi di scuola (licei, istituti tecnici, istituti professionali) e quindi non vogliono rilevare le specifiche nozioni apprese in ciascuna di esse ma le competenze di base acquisite durante l’intero
percorso formativo”.
Il volantino interviene anche sulla vexata quaestio del questionario che gli studenti devono compilare.
“Il questionario – ribadiscono i tecnici Invalsi – anonimo, serve a raccogliere preziose informazioni sulle caratteristiche degli studenti di una scuola e sul loro contesto familiare. Si tratta di informazioni che offrono un’ulteriore chiave di lettura dei dati e permettono di confrontare, in maniera più equa, i risultati di scuole diverse e di fornire maggiori supporti a quelle scuole che operano in un contesto difficile”.
Il volantino si chiude con una avvertenza: “Tutte le scuole devono effettuare le prove perché obbligatorie per legge (art. 51 comma 2 del Decreto-Legge 9 febbraio 2012, n. 5 convertito in legge n. 35)”.
Avvertenza che, come è noto, viene duramente contestata da Cobas e altri sindacati di base che già da tempo hanno proclamato uno sciopero generale del comparto scuola proprio nei giorni in cui verranno somministrate le prove (7 e 10 maggio nella primaria, 14 e 16 maggio nella secondaria di primo e secondo grado).
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