“In migliaia di classi delle elementari – scrivono i Cobas, che hanno indetto altri due giorni di sciopero – le prove Invalsi sono saltate, grazie allo sciopero di tanti docenti e Ata ma anche alla sacrosanta decisione di molti genitori di tenere i figli a casa, evitando loro l’umiliante e distruttiva pratica quizzarola”.
Per i Cobas l’azione di disturbo può considerarsi riuscita. “Malgrado i pesanti interventi di molti presidi e degli ‘invalsiani’, nonostante le pressioni su docenti e Ata perché si piegassero alla presunta obbligatorietà dei quiz Invalsi e gli illegali tentativi di sostituzione del personale in sciopero o di ‘riorganizzazione’ del servizio, tradotta ammassando intere classi in un’aula per imporre gli indovinelli, la lotta contro la scuola-quiz e la scuola-miseria – afferma il leader dei Cobas, Piero Bernocchi – è oggi partita bene”.
Durante lo sciopero si sono svolte iniziative in molte città italiane. In particolare a Roma, davanti al Miur, “malgrado la pioggia battente, docenti, Ata, alunni e genitori hanno protestato contro i quiz e il Sistema di (s)valutazione delle scuole ma anche contro il furto di salario perpetrato ai danni dei lavoratori con il blocco dei contratti e degli scatti di anzianità, e hanno chiesto l’annullamento della deportazione dei docenti ‘inidonei’ e dell’espulsione degli Ata precari; l’assunzione dei precari su tutti i posti disponibili; la restituzione nella scuola del diritto di assemblea e di contrattazione per tutti”. “La ministra per precedenti impegni era a Napoli, dove ha dichiarato la sua disponibilità a discutere con docenti, Ata e studenti su come difendere e migliorare la scuola pubblica. Ci auguriamo dunque – afferma Bernocchi – di poterla incontrare per avviare tale discussione il 16 maggio, giorno in cui, durante lo sciopero delle superiori, effettueremo una nuova manifestazione al Miur”. Insomma, l’anno scolastico è agli sgoccioli, ma le proteste sono solo all’inizio. Considerando che al Miur – salvo inattese “sterzate”, ma non impossibili, da parte del nuovo Ministro – credono tantissimo in questo progetto di valutazione, il braccio di ferro si presuppone che durerà molto.
Prove Invalsi, in migliaia di classi sarebbero saltate
Sarebbero migliaia le classi della scuola primaria dove lo sciopero del 7 maggio indetto dai Cobas, Unicobas e altre sigle sindacali ha impedito lo svolgimento della prima prova Invalsi, di italiano, del 2013. A riferirlo sono gli stessi sindacati di basi, con u comunicato all’insegna dalla soddisfazione per la piena riuscita dell’azione di protesta nei confronti dei test ministeriali, considerati nozionistici, privi di un reale progetto pedagogico e resi obbligatori ai docenti malgrado non fosse previsto nemmeno un euro per il loro lavoro extra.