Gli alunni con disabilità svolgono le Prove INVALSI? In che modo? E gli allievi con DSA – Disturbi Specifici dell’Apprendimento e BES – Bisogni Educativi Speciali?
A queste domande risponde l’Invalsi, con un approfondimento dedicato appunto allo svolgimento dei test da parte di questi studenti.
Alunni con Bisogni Educativi Speciali
Il MIUR ha identificato diverse tipologie di alunni con Bisogni Educativi Speciali e li ha suddivisi in tre categorie:
1. Alunni con disabilità, che viene certificata ai sensi della Legge n. 104/1992
2. Alunni con disturbi evolutivi specifici, divisi in:
- DSA – Disturbi Specifici dell’Apprendimento, che vengono certificati ai sensi della Legge n. 170/2010
- altri disturbi evolutivi: Deficit del Linguaggio; Deficit delle Abilità Non Verbali; Deficit della Coordinazione Motoria o disprassia; l’ADHD – Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività; Funzionamento Intellettivo Limite o borderline; Disturbo dello Spettro Autistico lieve; Disturbi d’Ansia; Disturbi dell’Umore; Disturbo Oppositivo/Provocatorio
3. Alunni con svantaggio socio-economico, culturale, linguistico o con disagio comportamentale/relazionale.
Disabilità e prove INVALSI
Hanno diritto a una modalità di svolgimento con misure compensative o dispensative, gli studenti con:
- disabilità certificata
- certificazione di DSA
Svolgono le Prove nella modalità canonica gli alunni con:
- altri disturbi evolutivi, diversi dai DSA. Alcuni di questi disturbi si presentano spesso in comorbilità con disabilità o DSA: in questi casi, in presenza di una certificazione si possono avere misure compensative o dispensative
- svantaggio socio-economico, culturale, linguistico
- disagio comportamentale/relazionale
Le eccezioni consistono nell’esonerare lo studente dallo svolgimento di una o più Prove (misure dispensative) o nel fornirgli tempo aggiuntivo e degli strumenti che ne facilitino lo svolgimento (misure compensative), in base a quanto è previsto nel suo PDP – Piano Didattico Personalizzato o nel suo PEI – Piano Educativo Personalizzato.
Alunni con disabilità certificata
Gli studenti con disabilità partecipano alle Prove INVALSI secondo le modalità previste dal proprio Piano Educativo Individualizzato.
Nel caso il PEI lo preveda l’alunno svolge le Prove INVALSI con le seguenti misure compensative:
- tempo aggiuntivo – fino a 15 minuti per ciascuna prova
- donatore di voce per l’ascolto individuale in audio-cuffia
- calcolatrice e/o dizionario
- ingrandimento
- adattamento prova per alunni sordi
- Braille – per Italiano e Matematica
Sempre se previsto nel PEI possono essere applicate le seguenti misure dispensative:
- esonero da una o più Prove INVALSI
- esonero da una delle due parti – ascolto o lettura – della Prova di Inglese
Anche se un allievo dispensato non partecipa a una o più Prove INVALSI, il consiglio di classe può decidere di coinvolgerlo ugualmente e di farlo essere presente durante la somministrazione.
Gli allievi dispensati da una o più Prove o che sostengono prove differenziate non ricevono la descrizione dei livelli di apprendimento al termine del primo e del secondo ciclo di studi da parte dell’INVALSI.
Alunni con certificazione di DSA
Gli studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento partecipano alle Prove INVALSI secondo le modalità previste dal proprio Piano Didattico Personalizzato.
Lo studente con DSA svolge le Prove INVALSI nel loro formato standard oppure con l’ausilio di misure compensative quali:
- tempo aggiuntivo – fino a 15 minuti per ciascuna prova
- dizionario e/o calcolatrice
- donatore di voce per l’ascolto individuale in audio-cuffia
Nel caso della Prova di Inglese, se il PDP prevede l’esonero dalla prova scritta di lingua straniera o dall’insegnamento della lingua straniera, lo studente con DSA non svolge la prova di lettura o di ascolto oppure l’intera Prova nazionale.
Gli alunni dispensati da una o da entrambe le Prove di Inglese non ricevono al termine del primo e del secondo ciclo di studi la descrizione dei livelli di apprendimento da parte dell’INVALSI.