Il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico per la Sardegna, dott. Enrico Tocco, ha inviato alla direzione della nostra testata la nota che qui riportiamo integralmente
Lo scrivente ha preso visione del testo di un articolo che appare sul sito della rivista “La Tecnica della Scuola” relativo ad una nota di questo Usr diretta al dirigente scolastico del IV circolo didattico “Furreddu” di Nuoro.
Appare necessario evidenziare che l’articolo, oltre a non cogliere il vero significato della nota, riporta in corsivo e virgolettata una frase che non corrisponde nella sua interezza al testo originale della medesima nota e ne altera il reale contenuto.
Si precisa che lo scrivente, non entrando nel merito dell’obbligatorietà delle prove Invalsi, già ribadita in precedenza al medesimo dirigente scolastico, ha fatto presente che il fatto in esame, per una serie di considerazioni, non aveva la connotazione di gravità per poter essere ricondotto sotto la competenza dell’ufficio procedimenti disciplinari, senza con ciò escludere la competenza disciplinare del capo d’istituto.
Lo scrivente, ferma restando la richiamata competenza disciplinare del dirigente scolastico, ha voluto esprimere con la citata nota un parere in un’ottica di opportunità e di proficua gestione del fatto che più che sul piano disciplinare appariva utile trattare su un piano culturale e dell’informazione, suggerendo al dirigente scolastico di utilizzare la circostanza come occasione per la convocazione di un collegio straordinario nel quale fare il punto della situazione, evidenziando l’utilità delle prove Invalsi per la singola istituzione scolastica che, per non averle somministrate anche in parte, veniva a perdere un’occasione per conoscere gli elementi di una valutazione portata avanti a livello nazionale e sulla quale fare riflessioni e confronti.
Ciò premesso, si invita codesta redazione a voler pubblicare le opportune rettifiche.
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Nel ringraziare il direttore regionale della Sardegna per l’attenzione che ci dedica, ci permettiamo di precisare un paio di aspetti.
A noi sembra che il punto fondamentale di tutta la questione sia molto semplice: la dirigente scolastica nuorese aveva chiesto alla direzione regionale di aprire un procedimento disciplinare a carico di una insegnante che aveva rifiutato di somministrare le prove Invalsi; successivamente la stessa dirigente, richiamando il dispositivo della direzione regionale, scriveva tra l’altro all’insegnante:
“Preso atto della valutazione del direttore generale che il rifiuto opposto dall’interessata a partecipare alla somministrazione delle prove di rilevazione degli apprendimenti Invalsi dell’11 e 13 maggio 2011 non attiene a profili disciplinari in quanto inserito in un particolare contesto caratterizzato da contrapposizioni sindacali e argomentazioni portate avanti anche a livello giurisdizionale”
Nella sua cortese precisazione il direttore regionale chiarisce che il comportamento dell’insegnante “non aveva la connotazione di gravità per poter essere ricondotto sotto la competenza dell’ufficio procedimenti disciplinari, senza con ciò escludere la competenza disciplinare del capo d’istituto”.
Dalla lettura del dispositivo di archiviazione sottoscritto dalla dirigente scolastica ci pare invece che la dirigente stessa abbia dato una lettura diversa del dispositivo.
Ma allora, i chiarimenti andrebbero indirizzati anche alla dirigente scolastica.
Reginaldo Palermo
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