Abbiamo parlato della cancellazione dell’emendamento alla Camera del decreto LeU, che prevedeva l’apertura delle GaE tutti i docenti precari abilitati, quindi anche ai maestri con diploma magistrale. Ma un ulteriore emendamento della maggioranza – sempre depositato nelle Commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera – fa slittare al 2020 la norma varata l’anno scorso che stabiliva che le prove Invalsi in Italiano, Matematica e Inglese per gli studenti del quinto anno delle scuole secondarie di secondo grado fossero requisito di accesso all’esame di stato.
Slittamento che quindi potrebbe servire per riflettere se intervenire o meno sulle prove Invalsi.
Slittamento accolto con favore dalla Flc Cgil, che tramite un comunicato esprime soddisfazione: “Consideriamo positivo questo slittamento, ma riteniamo debba essere finalizzato alla ormai improrogabile apertura di una riflessione pubblica sulle modalità e sulle finalità dei processi di valutazione”.
Riflessione che dovrà tenere conto anche del parere del CSPI che “aveva chiesto un generale ripensamento del sistema valutativo e delle prove stabilite dall’Istituto nazionale per la valutazione”.
Per il sindacato di Francesco Sinopoli, i processi valutativi non possono in alcun modo espropriare le scuole delle loro funzioni fondamentali e tantomeno essere utilizzati per costruire classifiche, ma piuttosto devono produrre dati utili a fare scelte politiche che devono competere al Ministero. Ci attendevamo infatti, e ci attendiamo, un intervento del MIUR, che non può lasciare correre questa importante questione come se fosse una semplice faccenda burocratica”.
Eppure nei giorni scorsi l’Invalsi ha pubblicato le tempistiche delle prossime somministrazioni, ma anche i quadri di riferimento che, nel caso degli esami di stato, costituiscono requisito di ammissione all’esame e allo stesso tempo integrano il quadro delle competenze in uscita.
Le date inizialmente comunicate dall’istituto erano errate, per questo motivo, con un comunicato del 30 agosto, l’istituto ha rettificato: “per un mero errore materiale l’INVALSI ha comunicato al MIUR che le prove nazionali connesse con gli Esami di Stato conclusivi della scuola secondaria di primo grado e della scuola secondaria di secondo grado si sarebbero svolte entrambe nel periodo 1 – 18 aprile 2019”.
In realtà – prosegue l’Invalsi – le date corrette sono le seguenti:
Prove nazionali per gli studenti della III secondaria di primo grado: dal 1 al 18 aprile 2019.
Invece, le prove nazionali per gli studenti della V secondaria di secondo grado si svolgeranno dal 4 al 30 marzo 2019.
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