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Prove Invalsi: per il 2006/2007 non dovrebbe cambiare nulla

Che fine farà l’Invalsi (e con esso i famigerati “tests” che molte proteste hanno scatenato in questi anni?) Sono in molti a chiederselo, in pochi a pronunciarsi.
La stessa Cgil-Flc fra le richieste fatte al nuovo Governo parla di quasi tutto ma non spende una parola sui tests dell’Invalsi, dando per scontato che anche per il 2006/2007 le scuole dovranno procedere alla loro somministrazione.
D’altronde, solo qualche settimana fa si è conclusa una vertenza sindacale fra il personale precario dell’Invalsi e l’Istituto stesso.
Essendo stato concordato – anche a seguito dell’intervento delle organizzazioni sindacali – un piano di stabilizzazione del personale, è molto improbabile che ora l’Istituto venga smantellato e privato delle proprie competenze.
C’è poi da considerare un altro fatto: la rilevazione degli esiti dell’apprendimento degli alunni da parte dell’Invalsi è espressamente prevista dalla direttiva ministeriale n. 27 del 14 marzo 2006.
Tanto è vero che l’Istituto ha già aperto la procedura per aggiudicare ad una agenzia esterna l’incarico di approntare i materiali e trasmetterli alle scuole.
La spesa non è neppure modesta, la base d’asta è stata fissa a 3milioni e 900mila euro, ma c’è da dire che i numeri sono consistenti: 12mila istituzioni scolastiche, 120mila classi, 2.350.000 studenti ciascuno dei quali dovrà svolgere tre prove diverse (lingua italiana, matematica, scienze).
Le offerte dovranno pervenire all’Invalsi entro i primi giorni di giugno, a fine luglio dovranno iniziare i lavori, il tutto si dovrà concludere entro la fine di febbraio 2007.
Insomma, a meno di una (improbabile) “contro-direttiva” estiva del ministro Fioroni anche per il 2006/2007 i tests dell’Invalsi ci saranno ancora.
Ma forse, per capire le intenzioni dell’Amministrazione scolastica su questa materia, potrebbe essere interessante sapere come risponderà il Ministro ad una interrogazione di due parlamentari che chiedono spiegazioni su quanto accaduto in Emilia-Romagna dove una dirigente scolastica è stata sottoposta a procedimento disciplinare dal direttore generale Stellacci per non aver imposto con sufficiente energia al suo collegio dei docenti la rilevazione dell’Invalsi nei tempi previsti.
Se il Ministro dovesse in qualche modo escludere una forma di responsabilità della dirigente scolastica e dovesse far trasparire che l’azione del direttore generale è da considerarsi un pò “sopra le righe”, il messaggio potrebbe essere chiaro: a partire dal prossimo anno scolastico la somministrazione dei tests tornerebbe ad essere facoltativa. Per il 2007/2008 se ne riparlerà.
Reginaldo Palermo

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