Procedono, tra un po’ di contestazione, le prove Invalsi nelle classi II e V della scuola primaria: il 6 maggio, riferisce una nota dell’Istituto di valutazione nazionale, si è svolta la prova di Italiano e, nelle sole classi campione della II primaria, ha avuto esito anche la prova di lettura (prova a tempo di associazione significato parola-immagine).
Gli allievi interessati dalle prove delle classi II e V primaria sono stati rispettivamente 525.556 e 560.629, suddivisi in 28.720 classi per la II primaria e in 29.675 per la V primaria.
La partecipazione complessiva delle classi campione e non campione è stata rispettivamente del 99,05% in seconda elementare e del 99,04% in quinta elementare.
Nelle classi II lo 0,95% delle classi non partecipanti è riconducibile: per lo 0,06% a eventi di forza maggiore e per l’0,89% a varie ragioni (scioperi, allievi tutti assenti, altro).
Nelle classi V lo 0,96% delle classi non partecipanti è riconducibile per lo 0,05% a eventi di forza maggiore e per lo 0,91% a varie ragioni (scioperi, allievi tutti assenti, altro).
La partecipazione delle classi alla prova di Italiano è tale da garantire ampiamente la significatività della rilevazione sia per le classi campione sia per quelle non campione.
Martedì 7 maggio, nelle stesse classi si svolgerà la prova di Matematica.
Nel frattempo, lunedì 6 si sono svolte anche le prove nelle classi II della scuola secondaria di secondo grado che, fino al 18 maggio, svolgeranno al computer le prove di Italiano e Matematica in una o due giornate, secondo il calendario stabilito dalle scuole.
Gli studenti coinvolti sono stati 526.764, suddivisi in 26.844 classi.
Le prove svolte sono state 91.961 e non si sono verificate particolari difficoltà tecnico-informatiche, anche grazie alla costante collaborazione tra le scuole coinvolte e l’Istituto.
Di tutt’altro tenero, invece, sono i resoconti dei sindacati di base che hanno proclamato lo sciopero “breve”, proprio in corrispondenza di quella che definiscono la prima giornata dei “compiti in classe” a quiz assegnati ai ragazzi per testare risultati e progressi delle scuole.
Scioperi e prove Invalsi cancellate in molte scuole della Sardegna, dalle primarie alle superiori, scrivono i Cobas Sardegna.
La mappa – fornita dal portavoce Cobas Nicola Giua – riguarda tutte le zone della Sardegna. In alcuni istituti cancelli sbarrati e alunni tornati a casa, mente in altre le prove non sono state somministrate per l’assenza dei docenti.
Dei disagi sono stati segnalati in diverse scuole primarie anche a Cagliari. Ma la mobilitazione ha riguardato, in maniera totale o parziale, anche Uri, Muravera, Decimoputzu, Orani, Quartu, Budoni, Siniscola, Posada, Sassari.
“Si sta anche sconvolgendo e standardizzando la didattica – ha detto Giua – molti testi si stanno ‘invalsizzando’ con sezioni dedicate alle prove”. I Cobas hanno poi protestato con un sit in in piazza Galilei davanti alla sede dell’Ufficio scolastico regionale.
Non solo Invalsi: la lotta riguarda anche tagli, stipendi bassi, docenti lontani da casa e precari. “Lottiamo anche contro la regionalizzazione – ha concluso Giua – della scuola pubblica. Servono fondi, ormai siamo ai minimi termini”.
Il 7 maggio è prevista una nuova giornata di proteste per le Invalsi di matematica: nella scuola primaria, a promuovere la giornata di proteste è anche il sindacato Sgb.
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